sabato 13 ottobre 2012

Oltre Batman, la pagliuzza e la trave


È sordido il panorama, sotto gli stracci che volano, della politica decentrata, o del regionalismo. In almeno tre aspetti: 1) I gruppi consiliari regionali si sono aumentate le allocazioni in un decennio di 70 milioni di euro, ma la spesa locale è cresciuta di 70 miliardi (quella nazionale di 700): le spese pazze degli “onorevoli” regionali sono un millesimo della spesa pubblica aggiuntiva locale (un decimillesino di quella nazionale) – della quale si possono ritenere i sensali, ma solo delle briciole, gli “affari” passano sopra le loro teste; 2) Le allocazioni consiliari sono aumentate in tutte le regioni, votate da tutti  i gruppi politici: alcuni gruppi possono averle spese in modi meno volgari di Batman (ma non possiamo saperlo: questo è il problema n. 4, in fondo), ma tutti sono responsabili del lassismo; 3) Impresentabili sono stati e sono ovunque, in qualsiasi gruppo politico si siano annidati, finiani, berlusconiani, dipietristi, gli ex missini: senza una sola idea politica, amministratori nepotisti e avidi, destabilizzatori costanti nell’apparato repressivo (procure, caserme) che a vario titolo ispirano. Da ultimo, con questa offensiva di autunno, all’ombra del governo tecnico, cioè incolore (Cancellieri, Di Paola), delle istituzioni democratiche.
La solita offensiva preelettorale, di giudici e giornali compiacenti, non riesce questa volta a celare la vastità della corruzione politica. La compiacenza dei giornali, e la connivenza coi poteri insindacabili, cioè occulti, dell’apparato repressivo, è semmai un dato della corruzione generale, o un quarto aspetto. 

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