lunedì 13 luglio 2015

La Germania è scontenta di se stessa

Non c’è esultanza in Germania per la vittoria sulla Grecia. Non c’è nemmeno risentimento per gli 80, o 70, o 90, miliardi che la Grecia dovrebbe avere in prestito dalla Ue: c’è costernazione. Nessuno prende le difese d Schaüble. I più ritengono Angela Merkel in difficoltà nel suo stesso partito ad avere i voti necessari all’approvazione del pacchetto Grecia: effetto di una tattica tesa a non consentire nessun accordo se non la “capitolazione”. Che però, argomenta il servizio centrale dello “Spiegel”, a più mani, non si sa cosa avrebbe dovuto essere: la capitolazione di Tsipras, dopo il successo al referendum, o il fallimento della Grecia, cioè un non-accordo?
Wolfgang Münchau, autorevole giornalista, che però scrive per il “Financial Times” di Londra, è più esplicito: “La Grecia ha capitolato, la Germania vinto – è questo il triste bilancio del fine settimana. Il governo tedesco ha in un solo fine settimana azzerato settant’anni di diplomazia postbellica. Quello che nel fine settimana è successo a Bruxelles è il ritorno dell’Europa indietro alle politiche di potenza del 19.mo e 20.mo secolo, nei quali i più forti imponevano la loro volontà ai più deboli”.  

Nessun commento:

Posta un commento