giovedì 31 agosto 2017

La favola del giornalismo inglese

Il prosecco lega i denti, anzi li perfora, lacerando lo smalto, e li fa uscire dalle gengive. Una bambina di cinque anni, cristiana e amante della carbonara, è stata affidata a donne col burqa, che le impongono il couscous. Sono le ultime bufale del famoso giornalismo inglese, del “Guardian” e del “Times”. Non pesci d’aprile, semmai storie estive. Ma indorate dalla patina di grande giornalismo. Del tutto inverosimili. Anche come beffa: la sfida del “Times” conservatore all’interculturalismo con una bambina che a cinque anni mangia solo la carbonara – in Inghilterra?
La storia della bambina cristiana data in pasto ai mussulmani fa il paio con la Bbc che a Reggio fotografò alcunii ragazzi che passavano per il corso per la ‘ndrangheta in azione. Storie non delittuose - semmai un po’ sadiche, come è  del “visio inglese”. Ma accolte con venerazione: si scrivono articoli e saggi sugli articoli del “Giardian” e del “Times”, con pareri dotti e citazioni.
La maniera inglese non necessariamente è spregiativa – la Bbc certamente non ce l’ha con la Calabria, e forse nemmo il “Guardian” col prosecco. Fa parte della aloofness, l’albagia inglese – ci se ne fotte del resto del mondo. E si fa un’arte di creare la notizia. Quello che va al momento, Per servire il lettore, cioè per vendere una copia in più.Chiunque abbia lavorato con un giornalista inglese sa che il suo unico cruccio non è cercare la verità ma creare la notizia, ogni giorno una, una storia – la notizia è una storia.
Niente di delittuoso non fosse per il riverbero. Nel giornalismo italiano. Che ne fa un monumento. Questo è curioso e meriterebbe una bella “notizia” all’inglese: perché i grandi giornalisti italiani, da Piero Ottone a Ronchey, ce lo abbiano propagandato, e i loro epigoni perseverino. La favola dei fatti e delle opinini, e altre scemate del genere.  
C’è il mito del giornalismo inglese. Creato dagli inglesi Ma attivo, duro anche, in Italia. Solo in Italia – nn si conoscono saggi sul gioanlismo anglosassone in Francia o in Germania. Perché non sappiamo l’inglese?


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