Leonardo, Raffaello e Dante brand Italia a Pechino
La
mostra che i Lincei hanno organizzato alla Villa Farnesina a Roma nella seconda parte
del 2021 è ripresa dall’Istituto Italiano di Cultura a Pechino da fine luglio.
Riorganizzata per il pubblico cinese, propone per due mesi 120 manufatti: opere
d’arte, manifesti e riviste a parete, e oltre 150 fra libri, cataloghi, pubblicità,
cartoline, francobolli d’epoca. Una mostra che collega le prime manifestazioni
dell’uso del made in Italy a fini commerciali alle passate celebrazioni dei
centenari dei tre artisti: Leonardo, Raffaello e Dante celebrati non per sé ma
per l’effetto immagine, per quanto sono stati spesi come nome per consentire al
nuovo brand di affermarsi come
sinonimo di qualità.
La Raffles City di Pechino è lo
spazio più in voga della capitale della Cina. Un complesso di torri,
appena inaugurato, a uso promiscuo,
abitazione, lavoro, svago, sport, commercio. A somiglianza della più celebre Raffles’
City di Singapore, già ripresa a Shangai. Intitolata al personaggio dei thriller un secolo fa di
Hornung, il “ladro gentiluomo”. Che
aveva derivato il nome dall’albergo allora di lusso di Singapore, il Raffles
Hotel, luogo di molte avventure del personaggio: una costruzione neoclassica
fronte mare, tuttora in attività, realizzata da una società, i Sarkies Brothers,
e intitolata a sir Stamford Raffles, il fondatore di Singapore.
Accademia
dei Lincei, Il trittico del Centenario,
Leonardo 2019, Raffaello 2020, Dante 2021, e l’Ingegno Italiano alle origini
del Made in Italy, Raffles City, Pechino
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