Gerini da sola merita la trasferta a Palmi
La
favola del borgataro improvvisamente celebre - nell’occasione parigino, perché serviva
un funambolo del calcio, insomma un borgataro africano - tradito dalle cattive
abitudini di arricchito e dalla sapienza-insolenza, che per riscattarsi dalla
unanime condanna social si convince a lavori sociali sui generis,
fare una campionato con una squadretta di eccellenza, di dilettanti. Da Milano,
dove rischia la squalifica a vita, a Palmi, in Calabria. Dove un pensionato si
è messo in testa che, ora che il campione è in disgrazia e praticamente radiato,
mettendo assieme ognuno pochi euro, si riuscirà a pagargli un ingaggio. Una
sorta di “operazione Ronaldo”: il fuoriclasse scelse l’Italia, colpo di fulmine,
per 100 milioni, il supercampione di Francia Morville va alla Palmese, anche
lui all’improvviso, per niente - per ripulirsi e riaccreditarsi sui social.
Un
favolello. Gli incorreggibili fratelli tornano per ambientarlo nel paese di vacanza della
loro infanzia. Che tratteggiano con i personaggi – “tipi” - di tutti i paesi: l’Avvocato,
il Professore, il Macellaio, il Pensionato, nullafacenti, conversatori
inesausti, di tutto e del niente. Ma niente o poco di turistico, promozionale:
tra cielo e mare si attraversa Palmi nella realtà come in un empireo, ma qui è
privilegiato il lato terragno, il fronte mare viene sbiadito. E poi, anche qui è come altrove: duo di ragazze, cani passeggiati la mattina, spritz, birre, disco. Di locale è notevole
invece il linguaggio, segnato sempre dall’eccesso e l’ironia – “’a zannella”, l’impronta
peninsulare di cui fu maestro nell’infanzia dei Bros uno scrittore proprio di
Palmi, Domenico Zappone, che ebbe lustro anche a Roma ma presto finì suicida. Si inventa pure, per un calciatore imbranato che alla fine sostituirà miracolosamente Morville, un nome improbabile, Reddolindo Peppe, per dire Red Hot Chili Peppers, irridendo i famosi-famigerati peperoncini che si associano alla parola Calabria. Un po’ di goliardia.
Notevolissimo,
in questo sguardo sorridente, divertito più che ironico o satirico, il personaggio
della Professoressa-Poetessa inventato dalla icona bionda-fatta-bruna (“Ammore
e malavita”) dei Bros, Claudia Gerini. A questo punto, da ragazzina bionda svampita a questa turris
eburnea sotto folti pelami corvini, Gerini è un cult : un’attrice di
comicità satirica di questo spessore, misurata ed esilarante (esilarante perché
misurata), era ancora da vedere.
Manetti Bros, U.S.
Palmese
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