Cronache dell’altro mondo – immobiliaristiche (337)
Atteggiamenti e politiche sorprendono, ma Trump è fondamentalmente un
immobiliarista: “L’architettura può non essere la prima cosa che viene in mente
pensando a Donald Trump”, e invece, “dopo tutto, dalle tariffe alle deportazioni
agli attacchi alle università e alla deregulation ambientale, non c’è una
sola azione da lui intrapresa come presidente che non riguardi l’architettura”.
“Nella prima presidenza si concentrò sulle guerre culturali. Tra esse il
decreto del 2020 per la “promozione di belle architetture civiche federali”. E anhe l’opposizione al Trump 1.0 si mosse su
terreni estetici piutosto che politici. Questa volta è più utile guardare a Trump
come a un presidente anti-architetturale”.
(“The Nation”)
Qualcosa di simile all’“abusivismo di necessità”, che la sinistra in
Italia teorizzava negli anni 1980?
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