martedì 22 luglio 2025

Se la corruzione è giudiziaria

Dov’è la corruzione nell’inchiesta aperta dalla procura di Milano contro la nuova urbanistica e il boom edilizio? In accordi “spesso non dichiarati”, dice la Procura. E ci mancherebbe. Ma spiega: su “varianti, densificazioni, premi di cubatura, compensazioni, diritti edificatori, accordi di programma, demolizioni virtuali, progetti edilizi imponenti contrabbandati per ristrutturazioni, deroghe alle norme morfologiche, cortili ridefiniti spazi interni residuali”, e c’è anche il “viale” mutato in “piazza attraversante”. Tutto ovviamente in nome della “rigenerazione urbana”.
Come dire che la corruzione è inafferrabile. C’è, si vede, ma non si può provare. E invece no: la corruzione c’è, dilaga, impunita, ma nel sistema della giustizia. Perché non è perseguita, se non a danno fatto. Non è perseguita quando viene denunciata – e viene denunciata in continuazione: non vieme perseguita in flagranza di reato – è coem la mafia, se ne fanno dossier.
E questo dipende dalla “giustizia”. Le denunce non vengono “aperte”, oppure vengono “aperte” a tempo scaduto, giusto per dire che le Procure lavorano. La giustizia “si muove” solo per motivi politici, dalla “visibilità” mediatica allo schieramento partitico – questo meno, non si sa più a chi affiliarsi, il posto al Senato non è più garantito.  
Il processo che si avvia a Milano nasce su un esposto presentato dagli inquilini vittime di un Giardino Nascosto – Hidden Garden, nascosto anche nel nome - il 13 luglio 2022. Tre anni che hanno consentito al giardino-palazzone di essere terminato e venduto – e ora p indistruttibile. La corruzione paga
 

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