Se Berlinguer è vivo e combatte insieme a noi
Un’analisi dal vero – il sottotitolo è “La Sinistra
italiana e la tradizione comunista”, da rivedere, cioè da rigettare.
La “grande novità”, nel 1996, impone un radicale
presa di distanza alla politica e alla sociologia politica che è “alla base
della teoria detta del «compromesso storico»”. Che è, “chiaramente”, la causa
delle difficoltà della sinistra politica in Italia. Sbandata, alla ricerca di
un ubi consistam che non trova.
Una riflessione forse coraggiosa trent’anni fa, poco
meno, ma senza effetti evidentemente. L’anno scorre farcito di film, documenti,
serie tv, testimonianze in vario modo intesi alla creazione di un “mito
Berlinguer”, il “puro e duro” che sfasciò le sinistre politiche per un accordo
qualsiasi con la Dc - il famoso “compromesso storico” che ora, da un ventennio,
avvelena il Pd. Ma forse è la radice che è infetta: Mafai fa i conti col compromesso storico a fronte della “grande novità nella storia del nostro paese, costituita dalla prima esperienza di governo della sinistra erede della tradizione del comunismo italiano”. Che era il governo Prodi - Prodi comunista...
Miriam Mafai, Dimenticare Berlinguer, Donzelli, pp.
96, €4.95
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