Donne, biciclette, e la libertà di viaggiare a fine Ottocento
In spazi temporaneamente svuotati – essenzialmente la
sala Barberini – attorno a un vecchio periodico francese tardo-ottocentesco, “En
Route”, e al lascito del console Cesare Poma, un allestimento di tre “eclettici
creativi”, ognuno col suo stile e i suoi linguaggi. Il progetto di viaggio
intorno al mondo in bicicletta, e i molteplici interessi e le ricche collezioni
del console, ovvero la scoperta dell’Oriente. Attorno alla storia di sei donne
che in età vittoriana sfidarono le convenzioni viaggiando sole – seppure con
molti bauli (tra esse Gertrude Bell) e non in bicicletta. Esperienze e storie
unificate in una installazione site-specific di Chiuri, direttrice
creativa da dieci anni di Dior, realizzata in India dalla Chanakya School of
Craft di Karisha Vali. Rappresentate da pannelli a sbalzo coloratissimi, “infantili”
(fantasiosi), della designer illustratrice islandese Williams.
In Vaticano la mostra di quanto di più contemporaneo si
può vedere oggi a Roma. Essenzialmente un allestimento, delle due designer con
l’eclettico Jovanotti.
In premio, una visione di “restanza” invece che di
nomadismo: la possibilità di allargare la visita, in solitario, mirabile
dictu avendo dovuto fendere folle di turisti per accedere al Vaticano, il
mirabolante salone Sistino di Domenico Fontana all’ultimo piano, fine Cinquecento,
con veduta sul Cortile del Belvedere: una sala di lettura grande come uno
stadio, affrescata da innumerevoli storie.
Lorenzo “Jovanotti” Cherubini-Maria Grazia Chiuri-Kristjana
S.Williams, En route, Biblioteca Vaticana, Roma
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