Hitler indigesto anche a tavola
Sul bestseller di Rosella Postorino, che romanzava la
vicenda raccontata a 95 anni da una delle “assaggiatrici” dei cibi di Hitler,
Margot Wolk, Soldini ha tratto un film storico, un film d’epoca. Grigia, come
si vuole del nazismo. Con attori volutamente non di nome. In ambienti volutamente
spogli, benché fossero la “corte” di Hitler. Facendone una vicenda di donne
semplici, di campagna – solo la protagonista è “una berlinese”, finita per caso
nella remota Prussia orientale. Tutto in grigio. Anche i cibi, che le donne
debbono assaggiare per pranzo e per cena, quindi con molte ricette, rimangono anonimi,
anzi un po’ repellenti. E con i “tedeschi” d’ordinanza, che quando sono in
divisa sono violenti – anche soltanto per dire “buongiorno!”.
Notevole il parquet degli sceneggiatori,
Cristina Comencini, Giulia Calenda Comencini, e l’ex del “Foglio” Ilaria
Macchia. Ma, si vede, la Germania di Hitler dev’essere grigia e rassegnata,
anche se era invece entusiasta – perfino con i russi alle porte.
Silvio Soldini, Le assaggiatrici, Sky Cinema
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