Si potrebbe anche risalire a due secoli prima di Masaniello. Nel secondo Quattrocento Alfonso d’Aragona, Alfonso V poi I, suo figlio Ferdinando I, detto Ferrante, e poi, dopo il flagello Carlo VIII, il secondo figlio di “don Ferrante”, Federico I, per fiaccare la feudalità, oltre a invitare nel Regni i combattenti albanesi, crearono una robusta rete di Comuni demaniali. Subito dopo la congiura dei baroni quasi tutti i paesi ottennero in Calabria la demanialità. Durò poco, nel primo Cinquecento Ferdinando III, smaltita la paura, si riprese quasi tutte le concessioni. Ma incontrò forti resistenze, quasi ovunque, specie a Santa Severina, Catanzaro, Monteleone (Vibo Valentia), Stilo.
Il “massismo”, si direbbe con altro linguaggio, fu una rivolta di classe.Fu a lungo Langobardia, con capitale
Bari – per due secoli, a cavaliere del Mille. Con un territorio esteso a tutta
la Puglia, compreso il Salento. Fatto noto ma che si trascura. Dall’876, quando
Bari, indebolita dalle guerre fra potentati longobardi, chiese l’aiuto di Otranto,
contro i Saraceni. Otranto si unì a Bari, e il gastaldo longobardo di Bari prese
a governare giurando fedeltà all’imperatore bizantino – protetto dalle truppe
imperiali, tra esse i mercenari variaghi, altra tribù germanica.
Nessun commento:
Posta un commento