Riecco Lilith, queer anti-queer
Rivedendolo, è un pamphlet. Una denuncia,
ripetuta, insistita: per tre ore la stessa vicenda, di sopraffazione, che si ripete
in varie edizioni. Di una donna contro altre donne, compagne o amanti oltre che
concorrenti. La Lilith mesopotamica, senza corna ma altrettanto indiavolata. E
forse un film anti-femminista – anti pretese angeliche dei movimenti lgbtqia.
Blanchett,
femminista capofila, coppa Volpi e Golden Globe per questo film, è cattiva
anche di suo, al solo guardarla. E anche perché è una che, promossa Grande Attrice da Woody
Allen, ha trovato poi comodo scagliarglisi contro nel nome del #metoo.
Un film di due
anni fa. Ma, in questa chiave, quanto remoto – c’era veramente un #metoo che
censurava persone, film, libri?.
Todd Field, Tàr, Sky Cinema
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