sabato 7 giugno 2025

Le padrone del primo cinema italiano

Una miniera, da un secolo a cielo aperto, ma scoperta solo ora, con questa mostra.  Solo fotografica – al momento – ma in grado di fa rivivere trenta personaggi del cinema italiano primo Novecento poi dimenticati. Trenta donne, per questo trascurate. Che hanno interpretato non solo, ma anche prodtto, diretto, gestito un vasto numero di film per una vasta gamma di generi. Specialmente nella prima stagione del cinema, del muto – e della possibilità d’intraprendere anche senza grandi capitali.
Se ne ricorda, ma solo repché Bernardo Bertolucci se ne è ricordato in “Novecento” – quando era prossima ai novant’anni - Francesca Bertini. Che fu anche titolare di una importante casa di produzioe. Ancora più dinamica, e più nota in quegli anni, è la dimenticata Elvira Notari, napoletana, produtrice e regista. Che portò la sua casa di produzione anche a New York, con successo. Elvira Coda Notari fonda una sua casa di produzione nel 1912, Dora Film, dirige 60 lungometraggi e molti cortometraggi, che talvolta interpreta. Nel 1925 trasferisce la Dora Film a New York, con successo. Ma non regge al sonoro e al colore, che richiedono capitali ingenti. Chiude allora subito la Dora Film, nel 1930 – e dieci anni dopo torna, a morire, a Cava de’ Tirreni.
Molti altri nomi femminili movimentano la scena cinematogarfica: Adriana Costamagna, Frieda Klug, Gemma Bellincioni, Dais Silvan, Astrea, et al. È stato come può dire nel catalogo Electa Alessandro Giuli, il ministro della Cultura che ha promosso la mostra, con la sottosegretaria Borgonzoni che l’ha curata: “Le dive negli anni Dieci erano le ‘padrone’ del cinema italiano, a tal punto che il loro ruolo esondava da quello di semplici interpreti per allargarsi a quello di coautrici”.
Quello di Bertini, d’altronde, è un romanzone: è un’attrice ma ha il potere di negoziare soggetti, sceneggiature, riprese, montaggi. Ha avuto una carriera lunga quasi settant’anni, protagonita di “circa” centoventi film, in Europa, Sud America, Russia e Stati Uniti. Qui pare che ne abbia anche diretti tre, sotto pseudonimo, Frank Bert – girati nel 1917, non ne resta traccia. Rifiuta la Fox e Hollywood per una sua propria casa di produzione, Bertini Film, nel 1920. In un solo anno riesce a girare dieci film. Ma un po’ tutte le storie sono da raccontare. 
Una mostra organizzata da ministero, con Cinecittà e la Cineteca di Bologna. Per una volta  cioè senza polemiche politiche.
Agnese Sbaffi- Emanuele A. Minerva–Ministero della Cultura, inVisibili. Le Pioniere del Cinema, Istituto Centrale per la Grafica, Roma

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