lunedì 30 giugno 2025

Ma la Germania non è per il riarmo

Nell’opinione il riarmo non piace in Germania. E anche al Bundestag potrebbe non passare, a meno di non mettere in gioco l’estrema destra, l’Afd, Alternative für Deutschland.
Nel Paese si profila una maggioranza contro il riarmo. Anche al Bundestag, se si tiene conto del 21per cento di Afd. Di più nell’opinione. Sono contro le sinistre: la Linke, 9 per cento al voto politico di febbario (cui va aggiunto il 4,9 per cento ex Linke che ha votato Sahra Wagenknecht), e ora la Spd (16,4 per cento a febbraio, ma con larga astensione della base elettorale, polemica contro Klingbeil).
Una maggioranza più decisa, e forse anche più estesa, contro il riarmo se indirizzato come s’è voluto all’ultima Nato, contro la Russia. Il sentiment è per la Ostpolitik, la politica socialdemocratica inventata mezzo secolo da Willy Brandt, il cancelliere che s’inginocchiò a Varsavia.
Lo scontro maggiore si è avuto al congresso Spd sul riarmo. In particolare, per ora, sul ritono alla leva. Necessario perché la professione militare non attrae - è sempre stato e resta arduo riempire i ruoli da sottufficiali e ufficiali. Un ritorno ventilato, nel passato governo del socialdemocratico Scholz, e in questo in carica del cancelliere Merz, dal ministro  della Difesa Boris Pistorius. Che è socialdemocratico, alleato di Klingbeil. La contestazione di Pistorius è stato l’evento più significativo del congresso Spd.

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