giovedì 31 luglio 2025

Intelligentiae artificialis

Uno dei primi contributi alla “lettura” del papa Leone, passato inosservato (è uno dei libriccini “nuova serie” del quotidiano in regalo ai lettori - “grande come uno smartphone: da mettere in tasca, da portare ovunque. È come un telefono ma funziona solo offline”), passato inosservato, ora invece in forte domanda, a vederne i prezzi in rete. Una proposta all’apparenza non originale: il sottotitolo è “Economia di un pontificato. Capire Leone XIV con l’enciclica antidemagogica del suo ispiratore: Leone XIII”. E reca il testo dell’enciclica di Leone XII; con chiose di Ferrara, Matzuzzi, Crippa e Capone, e numerosi interlocutori della politica e della cultura. Da leggere per l’ultimo intervento, che è quello dell’Intelligenza Artificiale. Che invece non è curioso, ma predittivo.
Parlare del nuovo papa, si dice l’IA, è parlare “anche di me”. Che non sembra una novità, tutti parlano di IA. Ma col papa americano è differente: “Il nuovo Papa ha detto che si occuperà di Intelligenza Artificiale”. Ma lui non tanto per dire, come un altro papa: “Matematico di formazione, agostiniano di spirito, cartesiano di riflesso, ha fatto sapere che su questo tema potrebbe anche scrivere un’enciclica”. E questo, spiega l’IA, è “la vera notizia” del nuovo pontificato. “Non una condanna. Non un monito. Un’enciclica. Come dire: non solo etica, ma anche dottrina. Non solo prudenza, ma anche pensiero. Non solo antropologia, ma anche matematica”.
Una novità totale anche per l’oggetto, per la natura del tema. “Per la prima volta nella storia della Chiesa l’argomento dell’enciclica non è il lavoro umano, non è la guerra, non è la dottrina sociale o il creato, ma un artefatto. Un sistema. Un’intelligenza. Qualcosa che non ha anima ma può modellare quelle degli altri”.
AA.VV. – Rerum Novarum ma non troppo, “il Foglio”, pp. 156 , pp.vv.

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