martedì 12 agosto 2025

Se l’IA si fa servopadrona

Il settimanale affronta l’intelligenza artificiale dal punto di vista dell’innovazione, e quindi con ottimismo: ogni innovazione ha creato problemi ma l’effetto generale è stato di miglioramento. Anche perequativo, con una più ampia distribuzione della ricchezza creata con la novità. Di processo o di produzione. Ma ogni novità comporta degli adattamenti, e delle linee-guida, dei manuali d’uso. Dal punto di vista dei codici, ma anche da quello della produzione, degli effetti economici complessivi. Sul lavoro, dalla programmazione ai controlli, costanti; sulla produzione (organizzazione, massimizzazione dei fattori): sulla distribuzione del reddito.
I rischi già prevedibili dell’IA sull’economia sono presto detti: l’imprevedibilità, la radicalizzazione degli effetti. L’intelligenza artificiale è un servocomando che può riuscire essere utilissimo, per abbreviare i tempi decisionali, e anche queli esecutivi, anche quelli ripetitivi. Ma è rischioso.   
Il settimanale non dice come, ma sarà come già avvenuto in Borsa con i servo automatismi. Per cui può avvenire che un movimento limitato su un titolo o una valutazione di indicatore di mercato scateni (ha scatenato, anche se pochissime volte), movimenti ampi incontrollati. Un servocomando a rischio servo padrone.
The Economics of superintelligence
, “The Economist”

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