Cronache dell’altro mondo – figurative (358)
È “guerra”, un attacco a fondo del gruppo Fanatics, semimonopolista del
mercato dell’abbigliamento sportivo che si è allargato a quello delle figurine,
contro il monopolista delle figurine Panini. Panini prova ora a fermare l’offensiva
in tribunale, citando Fanatis per pratiche scorrette.
Il mercato delle figurine sportive è esploso mondialmente durante la
pandemia. E la guerra è aperta, con Fanatics all’offensiva e Panini alla
controffensiva. Il gruppo di Modena, tornato italiano nel 2017, dopo un
turbinio trentennale di cambi di proprietà, ha imbroccato alcune annate
molto favorevoli, a partite dal Mondiale 2018, con la pandemia, l’Olimpiade
nippo-coreana, e l’esplosione dei tornei internazionali di calcio – compreso il calcio
femminile.
Anche Fanatics ha una storia azionaria aggrovigliata, ma il gruppo data
dal 2011, e in poco tempo ha acquisito una posizione leader nell’abbigliamento
sportivo, nelle scommesse online, nel collezionismo.
Il primo round è stato vinto da Panini. A luglio la giudice federale Valerie
Figueiredo ha stabilito che i contratti di licenza per le figurine di Fanatics
con le leghe Mba (beach volley e beach tennis), Nba (basket) e Nfl (football),
conclusi a trattativa segreta, devono essere resi pubblici, potendo contenere
clausole monopolistiche. Ma è il terzo giudizio consecutivo, in pochi mesi, che
Panini ottiene, a cui Fanatics non obbedisce, sempre proponendo opposizione.
(“The Washington Post”)
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