martedì 11 novembre 2025

Il pil non va – tra Italia e Germania matrimonio repubblicano

Soffre l’economia in Italia perché soffre, da più tempo, quasi tre anni ormai, dall’inizio della guerra in Ucraine, febbraio 2022, l’economia tedesca. L’economia italiana è legata a filo doppio a quella tedesca, specie la meccanica. Il Lombardo-Veneto, se ci fosse contiguità territoriale con la Baviera e la Renania Westfalia farebbe l’area più industrializzata d’Europa, e forse del mondo – oltre che la più ricca. Le due economie sono ora legate come da un “matrimonio repubblicano” – l’artificio inventato dai rivoluzionari francesi contro i controrivoluzionari: per risparmiare sulle spese dell’esecuzione ne legavano due insieme prima di buttarli al mare. Ma il traino è la Germania. Se le cose non funzionano in Germania non funzionano neanche in Italia.
Pesa anche naturalmente – continua a pesare, ormai per il terzo o quarto anno consecutivo - la quasi scomparsa dell’ex Fiat, tra cassa integrazione, abbandono di modelli, chiusure di impianti, cessioni di grandi aziende poi chiuse, come Magneti Marelli (e presto Iveco). Questo incide di più – è il pil industriale (manifatturiero), in calo da un paio d’anni, che soprattutto indebolisce l’economia. E sarà più incisivo, in negativo: cambiare struttura produttiva non si fa da un giorno all’altro – non si valuta abbastanza l’abbandono della Fiat.

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