Il pil non va – tra Italia e Germania matrimonio repubblicano
Soffre l’economia in Italia perché soffre,
da più tempo, quasi tre anni ormai, dall’inizio della guerra in Ucraine,
febbraio 2022, l’economia tedesca. L’economia italiana è legata a filo doppio a
quella tedesca, specie la meccanica. Il Lombardo-Veneto, se ci fosse contiguità
territoriale con la Baviera e la Renania Westfalia farebbe l’area più industrializzata
d’Europa, e forse del mondo – oltre che la più ricca. Le due economie sono ora legate
come da un “matrimonio repubblicano” – l’artificio inventato dai rivoluzionari
francesi contro i controrivoluzionari: per risparmiare sulle spese dell’esecuzione
ne legavano due insieme prima di buttarli al mare. Ma il traino è la Germania.
Se le cose non funzionano in Germania non funzionano neanche in Italia.
Pesa anche naturalmente – continua a pesare,
ormai per il terzo o quarto anno consecutivo - la quasi scomparsa dell’ex Fiat,
tra cassa integrazione, abbandono di modelli, chiusure di impianti, cessioni di grandi aziende poi chiuse, come Magneti Marelli (e presto Iveco). Questo incide
di più – è il pil industriale (manifatturiero), in calo da un paio d’anni, che
soprattutto indebolisce l’economia. E sarà più incisivo, in negativo: cambiare
struttura produttiva non si fa da un giorno all’altro – non si valuta abbastanza
l’abbandono della Fiat.
Nessun commento:
Posta un commento