I papi italiani fecero il Risorgimento - f.to Gramsci
“Perché ad un certo punto la maggioranza dei cardinali fu composta di
italiani e i papi furono sempre scelti tra italiani? Questo fatto ha una certa
importanza nello sviluppo intellettuale nazionale italiano e qualcuno potrebbe
anche vedere in esso l’origine del Risorgimento. Esso certamente fu dovuto a
necessità interna di difesa e sviluppo della Chiesa e della sua indipendenza di
fronte alle grandi monarchie straniere europee, tuttavia la sua importanza nei
riflessi italiani non è perciò diminuita. Se positivamente il Risorgimento può
dirsi incominci con l'inizio delle lotte tra Stato e Chiesa, cioè con la
rivendicazione di un potere governativo puramente laico, quindi col regalismo e
il giurisdizionalismo (onde l'importanza del Giannone), negativamente è anche
certo che le necessità di difesa della sua indipendenza portarono la Chiesa a
cercare sempre piú in Italia la base della sua supremazia e negli italiani il
personale del suo apparato organizzativo” – Antonio Gramsci, “Gli intellettuali”,
p. 28.
Il papa ora non è più “italiano”. È finita la carica risorgimentale – l’Italia
non ha più nemici, non conta? Oppure è cambiata l’ottica della chiesa, col
Concilio Vaticano II – per un “risorgimento” del mondo?
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