Ombre - 780
Più
che mai il Rearm Europe è il borbonico “faciti ‘a faccia feroci!”. Tanti impegni,
come no, e pacche sulle spalle, evviva il 3,5 per cento del pil alle armi,
perché no, anzi il 5, subito, di un’Europa bellicosa che ha facce di Kaja Kallas,
gentile signora estone miracolata al vertice, e di Di Maio – Di Maio?
“Per
il Suv Xiaomi 200 mila ordini in tre minuti”. La Cina è un’altra economia, non
c’è concorrenza possibile, con un mercato così vasto – e protetto.
“Il
bail-in non è uno strumento costituzionalmente ammissibile in Italia”, assicura
il presidente dell’Abi Patuelli, “mai usato, mai”. Eccetto che per i 18 miliardi
ingurgitati da Mps dal 2008 al 2017, con quattro aumenti di capitale garantiti
e collocati da primarie banche d’affari – col patrocinio delle massime autorità
politiche. Un furto di 18 miliardi non è niente? Dalla stessa banca che ora,
passata dall’ex Pci alla Lega, vuole assoggettarsi mezza Milano.
Presidente
Abi da sempre, Patuelli ha già perso la memoria? O da liberale è passato leghista,
anche lui?
Una
capa per l’MI 6, una donna, l’Inghilterra eccentrica apre sempre le strade. Per
giunta mezza ucraina. Poi si sa che ha avuto un nonno (padre del padre) nazista
in guerra, informatore e denunciatore di russi ed ebrei prezzolato. E anche di
questo l’Inghilterra fa finta di nulla . o ridaremo cittadinanza ai nazisti?
Gli
ucraini si sottovalutano – erano in forze nelle truppe speciali tedesche fino a
fine guerra, Meneghello ne ha brutti ricordi nelle sue memorie partigiane.
“Da
120 a 3 giorni, così lo Stato ha ridotto i tempi per i fornitori”. Una vera
riforma che si passa sotto silenzio. Poi si dice che gli italiani sono fascisti.
Che vince la destra.
La
Cassazione che ogni paio di giorni “dà torto” al governo ci mancava. I supremi
giudici, come si fanno chiamare, e s’immaginano quindi adiposi e col soffio,
che corrono agili con “pareri” di 130 pagine, dei romanzi. Per criticare, in
realtà, il presidente Mattarella, che a differenza dei predecessori ha avallato
due decreti legge, sicurezza e Albania, senza la solita ramanzina contro gli
eccessi della decretazione d’urgenza.
È
una critica “de sinistra”, quella della Cassazione contro il decreto Sicurezza?
Parrebbe di sì – anche se la critica della decretazione è materia di opposizione, quindi della
destra quando governa la sinistra. La pratica
risale agli anni 1970, del “compromesso storico”, quando non c’era altro mezzo
per fare digerire le leggi di Andreotti all’(ancora) indisciplinato partito Comunista. Sarà allora per il Massimario della Suprema Corte, una settantina di giudici, come fu per i Sette Dormienti di Efeso, il paese della Madonna, che si addormentarono martiri e si risvegliarono che il cristianesimo era legge - giustamente beatificati: tutti Dc, nel Pd?
“Incidenti”
a Gaza: “Per i vertici militari dello Stati ebraico i soldati hanno sparato
colpi di avvertimento”. Si vede che le pallottole sono intelligenti, che
uccidono ricadendo a terra, così, random
– e sempre decine, anche centinaia, di palestinesi. Il colpevole sempre è bugiardo
– basta avere frequentato, anche poco, una Pretura, quando esistevano, per
passatempo. Ma non c’è motivo per dirlo in buonafede, semplicemente ubriaco:
non si aiuta così “lo Stato ebraico”.
Silenzio
invece sulle denunce dei militari israeliani, raccolte da “Haaretz”, di
violenze sui profughi.
Tanta
baldoria per il supermatrimonio di Bezos, l’amico di Trump, a Venezia. Poi ci partecipava
pure Bill Gates, che ormai è un (quasi) compagno. La sinistra è tanto forte da
sprecare così tante energie?
La
cosa curiosa del golden power di Giorgetti contro Unicredit nell’ops Bpm è che
entrambe le banche hanno un azionariato internazionale. Di cui Unicredit si fa
vanto: “Unicredit è una public company, controllata per oltre
l’85 per cento da investitori professionali, di cui la maggioranza è ubicata
fuori d’Italia”, perché “la banca non ha un azionista o un gruppo di azionisti
di maggioramza”, né “un patto di sindacato” al controllo – le partecipazioni
sono tutte dello zero virgola. Bpm invece
dà la nazionalità delle “partecipazioni più rilevanti”. E dà alla “Francia” il
20,33 per cento (in realtà attorno al 23 per cento), quanto basta per governare
il Banco, in base alla legge “Capitali” dello stesso Giorgetti. Di italiano, che
ne fa il simbolo dell’italianità secondo il comitatino golden power di Giorgetti, c’è solo un 9 per cento, di cui
due terzi sono della Davide Leone Invest). Se non è malafede, è stupidità?
Si
decide il 5 per cento del pil di tutti i paesi Nato dedicato ogni anno alle
armi per compiacere Trump. Contro chi? Contro la Cina, più che contro la Russia,
si dice, posto che l’America vuole assolutamente collaborare con la Russia, con
lo stesso Putin, anche malgrado la guerra di Putin all’Ucraina. Sarà. Ma il problema
dell’Europa è darsi una difesa unificata. Spendere e il 5 per cento del pil in
armi, un’enormità, per 27 o 28 eserciti differenti?
Al
pranzo seduti che i reali d’Olanda hanno offerto alla Nato, accanto a Trump ci
hanno messo Meloni. Sicuramente per l’inglese fluente di cui la presidente del
consiglio, unica donna in Europa, dispone. Un pranzo, per quanto ridotto a lunch,
è comunque impegnativo, almeno una mezzora. Trump, poi, è singolarmente irrequieto.
Non
solo Trump, anche Macron esibisce un vistoso, elaborato riporto della capigliatura
- e pure Merz, sembra, dipende dalle
foto. L’Occidente soffre di alopecia?
Montezemolo
che firma per McLaren, professandosi ferrarista a vita, è tutto dire. Prima vinceva
sempre Mercedes e vabbè, è una grande casa. Ora vince sempre MacLaren, che è
solo un team di (bravi, eccellenti) meccanici
da pista. Vince tanto da permettersi di pagare uno stipendio a Montezemolo, giusto
per fare uno sberleffo a Ferrari. Che pure spende più di McLaren, e non vince. Senza
vergogna.
“Mofo”, figlio di puttana, detto al
Congresso a Trump, prima che Trump azzardasse l’ormai storico “non capiscono un
cazzo”, non ha fatto storia. Se ne risentirà la “giovane deputata democratica” del
Texas. Si chiama Jasmine Felicia Crockett.
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