Cerca nel blog

lunedì 30 giugno 2025

Ombre - 780

Più che mai il Rearm Europe è il borbonico “faciti ‘a faccia feroci!”. Tanti impegni, come no, e pacche sulle spalle, evviva il 3,5 per cento del pil alle armi, perché no, anzi il 5, subito, di un’Europa bellicosa che ha facce di Kaja Kallas, gentile signora estone miracolata al vertice, e di Di Maio – Di Maio?
 
“Per il Suv Xiaomi 200 mila ordini in tre minuti”. La Cina è un’altra economia, non c’è concorrenza possibile, con un mercato così vasto – e protetto.
 
“Il bail-in non è uno strumento costituzionalmente ammissibile in Italia”, assicura il presidente dell’Abi Patuelli, “mai usato, mai”. Eccetto che per i 18 miliardi ingurgitati da Mps dal 2008 al 2017, con quattro aumenti di capitale garantiti e collocati da primarie banche d’affari – col patrocinio delle massime autorità politiche. Un furto di 18 miliardi non è niente? Dalla stessa banca che ora, passata dall’ex Pci alla Lega, vuole assoggettarsi mezza Milano.
Presidente Abi da sempre, Patuelli ha già perso la memoria? O da liberale è passato leghista, anche lui?
 
Una capa per l’MI 6, una donna, l’Inghilterra eccentrica apre sempre le strade. Per giunta mezza ucraina. Poi si sa che ha avuto un nonno (padre del padre) nazista in guerra, informatore e denunciatore di russi ed ebrei prezzolato. E anche di questo l’Inghilterra fa finta di nulla . o ridaremo cittadinanza ai nazisti?
Gli ucraini si sottovalutano – erano in forze nelle truppe speciali tedesche fino a fine guerra, Meneghello ne ha brutti ricordi nelle sue memorie partigiane.
 
“Da 120 a 3 giorni, così lo Stato ha ridotto i tempi per i fornitori”. Una vera riforma che si passa sotto silenzio. Poi si dice che gli italiani sono fascisti. Che vince la destra.
 
La Cassazione che ogni paio di giorni “dà torto” al governo ci mancava. I supremi giudici, come si fanno chiamare, e s’immaginano quindi adiposi e col soffio, che corrono agili con “pareri” di 130 pagine, dei romanzi. Per criticare, in realtà, il presidente Mattarella, che a differenza dei predecessori ha avallato due decreti legge, sicurezza e Albania, senza la solita ramanzina contro gli eccessi della decretazione d’urgenza.
 
È una critica “de sinistra”, quella della Cassazione contro il decreto Sicurezza? Parrebbe di sì – anche se la critica della decretazione è materia di opposizione, quindi della destra quando governa la sinistra.  La pratica risale agli anni 1970, del “compromesso storico”, quando non c’era altro mezzo per fare digerire le leggi di Andreotti all’(ancora) indisciplinato partito Comunista. Sarà allora per il Massimario della Suprema Corte, una settantina di giudici, come fu per i Sette Dormienti di Efeso, il paese della Madonna, che si addormentarono martiri e si risvegliarono che il cristianesimo era legge - giustamente beatificati: tutti Dc, nel Pd?
 
“Incidenti” a Gaza: “Per i vertici militari dello Stati ebraico i soldati hanno sparato colpi di avvertimento”. Si vede che le pallottole sono intelligenti, che uccidono ricadendo a terra, così, random – e sempre decine, anche centinaia, di palestinesi. Il colpevole sempre è bugiardo – basta avere frequentato, anche poco, una Pretura, quando esistevano, per passatempo. Ma non c’è motivo per dirlo in buonafede, semplicemente ubriaco: non si aiuta così “lo Stato ebraico”.
Silenzio invece sulle denunce dei militari israeliani, raccolte da “Haaretz”, di violenze sui profughi.
 
Tanta baldoria per il supermatrimonio di Bezos, l’amico di Trump, a Venezia. Poi ci partecipava pure Bill Gates, che ormai è un (quasi) compagno. La sinistra è tanto forte da sprecare così tante energie?
 
La cosa curiosa del golden power di Giorgetti contro Unicredit nell’ops Bpm è che entrambe le banche hanno un azionariato internazionale. Di cui Unicredit si fa vanto: “Unicredit è una public company, controllata per oltre l’85 per cento da investitori professionali, di cui la maggioranza è ubicata fuori d’Italia”, perché “la banca non ha un azionista o un gruppo di azionisti di maggioramza”, né “un patto di sindacato” al controllo – le partecipazioni sono tutte dello zero virgola.  Bpm invece dà la nazionalità delle “partecipazioni più rilevanti”. E dà alla “Francia” il 20,33 per cento (in realtà attorno al 23 per cento), quanto basta per governare il Banco, in base alla legge “Capitali” dello stesso Giorgetti. Di italiano, che ne fa il simbolo dell’italianità secondo  il comitatino golden power  di Giorgetti, c’è solo un 9 per cento, di cui due terzi sono della Davide Leone Invest). Se non è malafede, è stupidità?
 
Si decide il 5 per cento del pil di tutti i paesi Nato dedicato ogni anno alle armi per compiacere Trump. Contro chi? Contro la Cina, più che contro la Russia, si dice, posto che l’America vuole assolutamente collaborare con la Russia, con lo stesso Putin, anche malgrado la guerra di Putin all’Ucraina. Sarà. Ma il problema dell’Europa è darsi una difesa unificata. Spendere e il 5 per cento del pil in armi, un’enormità, per 27 o 28 eserciti differenti?
 
Al pranzo seduti che i reali d’Olanda hanno offerto alla Nato, accanto a Trump ci hanno messo Meloni. Sicuramente per l’inglese fluente di cui la presidente del consiglio, unica donna in Europa, dispone. Un pranzo, per quanto ridotto a lunch, è comunque impegnativo, almeno una mezzora. Trump, poi, è singolarmente irrequieto.
 
Non solo Trump, anche Macron esibisce un vistoso, elaborato riporto della capigliatura - e pure Merz, sembra, dipende  dalle foto. L’Occidente soffre di alopecia?
 
Montezemolo che firma per McLaren, professandosi ferrarista a vita, è tutto dire. Prima vinceva sempre Mercedes e vabbè, è una grande casa. Ora vince sempre MacLaren, che è solo un team di (bravi, eccellenti) meccanici da pista. Vince tanto da permettersi di pagare uno stipendio a Montezemolo, giusto per fare uno sberleffo a Ferrari. Che pure spende più di McLaren, e non vince. Senza vergogna.


Mofo”, figlio di puttana, detto al Congresso a Trump, prima che Trump azzardasse l’ormai storico “non capiscono un cazzo”, non ha fatto storia. Se ne risentirà la “giovane deputata democratica” del Texas. Si chiama Jasmine Felicia Crockett.

Nessun commento: