La corruzione in Ucraina, milionaria, non robetta,
lambisce lo stesso Zelensky. Non è una novità – si radica nel 2014: è la
corruzione che ha portato al 2014. La Ue si è presa in carico un paese in cui il
migliore ha la rogna, e deve pure difenderlo, difenderne le magagne.
In tempi di magra, niente guerre, niente terremoti, niente
banche fallite in Usa, si fa cronaca con un biografo malevolo di Trump, una specie
di Travaglio americano, e con le tarde accuse di Epstein, nel 2019, deluso per
la mancata grazia di Trump, contro l’allora e odierno presidente – condite dall’onnipresente
Giuffré, la minorenne che dopo avere tanto vantato le sue virtù calpestate si è
suicidata (dopo avere testimoniato che ha incontrato Trump solo per avere lavorato, col padre, nella sua tenuta di Mar-a-Lago). E non si sa che pensare: l’opinione pubblica non è la tela della
democrazia, è l’arma del fascismo. Di sinistra.
Un’intervista di Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente
del Garante della Privacy, certifica che “Report” ha informazioni precise, ma sbagliate. Un parrucchiere pagato una volta con la carta sbagliata, succede a tutti – ma con
la spesa (€ 15) subito riaddebitata. E così via: “Report” si avvale di informatori
interni, o pagati o inveleniti, o solo politicizzati, e spara l’“informazione”,
senza controlli. Due peccati in uno, di mestiere, e di politicanteria – mai una “informazione” sulla sinistra, che pure ha governato per molti
anni.
I denunciatori, wistleblower, sono in America,
questa “patria della vergogna”, valutati, uno per no.
Non ci sta Orcel, l’ad di Unicredit, a far dire la sua
banca “straniera”, perfino non europea, da Meloni e Giorgetti uniti nella lotta.
Ha mollato Bpm al Crédit Agricole, vera “banca straniera”, e denuncia il governo
a Bruxelles. Che per prima ha avanzato dubbi sull’azione d’imperio del duo. La
giustizia italica (il Tar) se ne è lavata le mani e i media fanno finta di nulla.
Poi dice che la democrazia è in pericolo.
Sul blocco d’imperio dell’ops Unicredit-Bpm il già muto
Giorgetti si sbraccia ora in “sì ma”, controdeduzioni, dichiarazioni con e
contro i Servizi Finanziari della Commissione di Bruxelles. Coi Servizi gli deve
essere andata male, e ora punta sugli incontri riservati con la commissaria Albuquerque,
che anche lei marcia a destra. Poi si dice che la mafia è al Sud.
La Cassazione fa ancora più del tribunale ambrosiano del
Riesame, e libera tutti, i dodici o tredici imputati di corruzione nell’inchiesta
sulla Nuova Urbanistica a Milano. Per giudicare la sentenza si dice che bisogna aspettare le motivazioni. Però,
non c’è corruzione se si trasforma un garage in un immobile da un milione di mc
come “ristrutturazione”, con l’avallo (anticipato) di tutti gli organi di controllo.
E pensare che solo a toccare una finestra arrivano subito i vigili urbani. Si
vede che con i soldi non c’è peccato.
È “la giustizia”, si può dire. Il Tribunale del Riesame che
ha assolto la Nuova Urbanistica era milanese, formato da tre milanesi. La
Cassazione invece sta a Roma, assortita da eminenti giurisperiti centro-meridionali.
Si vede che gli abusi miliardari hanno cittadinanza in tutta Italia, nella mega-corruzione
non c’è disparità Nord-Sud.
C’è un giudice in Turchia che chiede 2.352 anni di carcere
per il leader dell’opposizione, il sindaco di Istanbul Imamoglu. Per 140 o 150 reati. È da ridere, certo - cioè da piangere. Ma se ne parla come di un’“aberrazione” giudiziaria. Non si parla
invece di fascismo in Turchia, in forme perfino ostentate. Perché è islamico –
sunnita, massone? Questioni di mercato, anche di difesa? Ma di quale Occidente?
Eni e Chevron hanno grandi giacimenti di gas in Venezuela,
che utilizzano per il mercato interno. Facendosi pagare con petrolio che rivendono
in America. Trump ha bloccato queste esportazioni, ma solo all’Eni. Si dice
Trump ma è sempre stato difficile essere benvenuti in America, sul mercato americano. Il motore del mercato, liberista, è
sempre stato protettivo, anche nelle cose minime.
Inutile
aspettare il dispositivo della sentenza della Corte Costituzionale, che aumenta
il tetto agli stipendi pubblici da 240 mila euro a 311.658,53, esattamente – i venerabili
giudici si sono applicati al centesimo. Sicuramente non mancheranno le ragioni.
A valle – o a monte – di quella che si
sa: 240 mila erano pochi, per non fare niente, giusto il giudice
costituzionale, nei momenti liberi.
La Spagna “esternalizza” i migranti, in Mauritania, due
strutture ha aperto nella capitale Nouakchott e a Nouadhibou, a Nord,
verso il Sahara occidentale. Anche per i minori, neonati compresi. Il governo
di sinistra di Madrid. Senza eco, per non dire sdegno, in Italia.
“L’Europa dovrebbe imparare dall’Italia. Il Paese ha dimostrato
agli investitori cosa succede quando stabilità politica, credibilità fiscale e
punti di forza industriali sono allineati”. Lo scrive Stefano Caselli, preside
della School for Management della Bocconi, ma lo pubblica il “Financial Times”
– ne fa vetrina su X. Mercato azionario in rialzo nei cinque anni del 120 per cento,
il doppio della media europea – “i mercati obbligazionari raccontano una storia
simile”. Banche forti, ripulite da sofferenze e con robusti ratios di capitale,
rapporto debito\pil stabilizzato, rating creditizio in forte
miglioramento. Come non detto.
È singolare che chi ha regalato
140 miliardi ai proprietari di seconde case denunci come “ricco” chi la seconda
casa non può permettersela. Ma non una nota su questo. Anzi, anche su questo la
trita formula: “L’opposizione attacca”.
L’informazione non fa opinione, si
capisce che nessuno se la fila più. Il “Corriere della sera”, 350 o 400 giornalisti,
trova nel solo Gramellini, il battutista di prima pagina, l’intelligenza di spiegare
che con 2.500 euro al mese non si è ricchi – e con una famiglia da mantenere e
una casa da pagare si vive anche male.
I denunciatori, wistleblower, sono in America, questa “patria della vergogna”, valutati, uno per no.
È “la giustizia”, si può dire. Il Tribunale del Riesame che ha assolto la Nuova Urbanistica era milanese, formato da tre milanesi. La Cassazione invece sta a Roma, assortita da eminenti giurisperiti centro-meridionali. Si vede che gli abusi miliardari hanno cittadinanza in tutta Italia, nella mega-corruzione non c’è disparità Nord-Sud.
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