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giovedì 13 novembre 2025

Ombre - 799

La corruzione in Ucraina, milionaria, non robetta, lambisce lo stesso Zelensky. Non è una novità – si radica nel 2014: è la corruzione che ha portato al 2014. La Ue si è presa in carico un paese in cui il migliore ha la rogna, e deve pure difenderlo, difenderne le magagne.
 
In tempi di magra, niente guerre, niente terremoti, niente banche fallite in Usa, si fa cronaca con un biografo malevolo di Trump, una specie di Travaglio americano, e con le tarde accuse di Epstein, nel 2019, deluso per la mancata grazia di Trump, contro l’allora e odierno presidente – condite dall’onnipresente Giuffré, la minorenne che dopo avere tanto vantato le sue virtù calpestate si è suicidata (dopo avere testimoniato che ha incontrato Trump solo per avere lavorato, col padre, nella sua tenuta di Mar-a-Lago). E non si sa che pensare: l’opinione pubblica non è la tela della democrazia, è l’arma del fascismo. Di sinistra.
 
Un’intervista di Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante della Privacy, certifica che “Report” ha informazioni precise, ma sbagliate. Un parrucchiere pagato una volta con la carta sbagliata, succede a tutti – ma con la spesa (€ 15) subito riaddebitata. E così via: “Report” si avvale di informatori interni, o pagati o inveleniti, o solo politicizzati, e spara l’“informazione”, senza controlli. Due peccati in uno, di mestiere, e di politicanteria – mai una “informazione” sulla sinistra, che pure ha governato per molti anni.
I denunciatori, wistleblower, sono in America, questa “patria della vergogna”, valutati, uno per no.  
 
Non ci sta Orcel, l’ad di Unicredit, a far dire la sua banca “straniera”, perfino non europea, da Meloni e Giorgetti uniti nella lotta. Ha mollato Bpm al Crédit Agricole, vera “banca straniera”, e denuncia il governo a Bruxelles. Che per prima ha avanzato dubbi sull’azione d’imperio del duo. La giustizia italica (il Tar) se ne è lavata le mani e i media fanno finta di nulla. Poi dice che la democrazia è in pericolo.
 
Sul blocco d’imperio dell’ops Unicredit-Bpm il già muto Giorgetti si sbraccia ora in “sì ma”, controdeduzioni, dichiarazioni con e contro i Servizi Finanziari della Commissione di Bruxelles. Coi Servizi gli deve essere andata male, e ora punta sugli incontri riservati con la commissaria Albuquerque, che anche lei marcia a destra. Poi si dice che la mafia è al Sud.  
 
La Cassazione fa ancora più del tribunale ambrosiano del Riesame, e libera tutti, i dodici o tredici imputati di corruzione nell’inchiesta sulla Nuova Urbanistica a Milano. Per giudicare la sentenza  si dice che bisogna aspettare le motivazioni. Però, non c’è corruzione se si trasforma un garage in un immobile da un milione di mc come “ristrutturazione”, con l’avallo (anticipato) di tutti gli organi di controllo. E pensare che solo a toccare una finestra arrivano subito i vigili urbani. Si vede che con i soldi non c’è  peccato.


È “la giustizia”, si può dire. Il Tribunale del Riesame che ha assolto la Nuova Urbanistica era milanese, formato da tre milanesi. La Cassazione invece sta a Roma, assortita da eminenti giurisperiti centro-meridionali. Si vede che gli abusi miliardari hanno cittadinanza in tutta Italia, nella mega-corruzione non c’è disparità Nord-Sud.

C’è un giudice in Turchia che chiede 2.352 anni di carcere per il leader dell’opposizione, il sindaco di Istanbul Imamoglu. Per 140 o 150 reati. È da ridere, certo - cioè da piangere. Ma se ne parla come di un’“aberrazione” giudiziaria. Non si parla invece di fascismo in Turchia, in forme perfino ostentate. Perché è islamico – sunnita, massone? Questioni di mercato, anche di difesa? Ma di quale Occidente?

Eni e Chevron hanno grandi giacimenti di gas in Venezuela, che utilizzano per il mercato interno. Facendosi pagare con petrolio che rivendono in America. Trump ha bloccato queste esportazioni, ma solo all’Eni. Si dice Trump ma è sempre stato difficile essere benvenuti in America, sul mercato  americano. Il motore del mercato, liberista, è sempre stato protettivo, anche nelle cose minime.

Inutile aspettare il dispositivo della sentenza della Corte Costituzionale, che aumenta il tetto agli stipendi pubblici da 240 mila euro a 311.658,53, esattamente – i venerabili giudici si sono applicati al centesimo. Sicuramente non mancheranno le ragioni. A  valle – o a monte – di quella che si sa: 240 mila erano pochi, per non fare niente, giusto il giudice costituzionale, nei momenti liberi.

La Spagna “esternalizza” i migranti, in Mauritania, due strutture ha aperto nella capitale Nouakchott e a Nouadhibou, a Nord, verso il Sahara occidentale. Anche per i minori, neonati compresi. Il governo di sinistra di Madrid. Senza eco, per non dire sdegno, in Italia.

“L’Europa dovrebbe imparare dall’Italia. Il Paese ha dimostrato agli investitori cosa succede quando stabilità politica, credibilità fiscale e punti di forza industriali sono allineati”. Lo scrive Stefano Caselli, preside della School for Management della Bocconi, ma lo pubblica il “Financial Times” – ne fa vetrina su X. Mercato azionario in rialzo nei cinque anni del 120 per cento, il doppio della media europea – “i mercati obbligazionari raccontano una storia simile”. Banche forti, ripulite da sofferenze e con robusti ratios di capitale, rapporto debito\pil stabilizzato, rating creditizio in forte miglioramento. Come non detto.

È singolare che chi ha regalato 140 miliardi ai proprietari di seconde case denunci come “ricco” chi la seconda casa non può permettersela. Ma non una nota su questo. Anzi, anche su questo la trita formula: “L’opposizione attacca”.

L’informazione non fa opinione, si capisce che nessuno se la fila più. Il “Corriere della sera”, 350 o 400 giornalisti, trova nel solo Gramellini, il battutista di prima pagina, l’intelligenza di spiegare che con 2.500 euro al mese non si è ricchi – e con una famiglia da mantenere e una casa da pagare si vive anche male. 



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