Cerca nel blog

venerdì 1 agosto 2025

L’Europa che potrebbe e non vuole essere – 2

L’Europa è nata a Messina, nel 1957, ma poi è stata “renana”, franco-tedesca. Era giusto, c’era la guerra fredda, c’erano i russi a Berlino, e un’esistenza in forma di difesa più che naturale.
L’asse renano c’è ancora, non c’è altra Europa. Ma senza entusiasmi 
né idee, e anzi disaffezionato – perfino la famosa politica agricola “comune”, che tutta l’Europa ha pagato per decenni a beneficio delle campagne francesi e tedesche, è ora in bassa fortuna.

Prodi a Bruxelles ha provato vent’anni fa a scardinare l’asse, moltiplicando le adesioni – dieci in un colpo. L’effetto è stato la diluizione della Ue, quasi la scomparsa, se non per la gestione dell’ordinario. Una burocrazia, buona ad alimentare l’aneddotica della stupidità. Niente è peraltro possibile senza l’accordo di 27 governi.  
Ora è all’ora slava, baltici compresi, e scandinavi - e richiedenti asilo, ucraini, moldavi, eccetera. Dell’antica ossessione della Russia, potenza imperiale. E di mille sospetti e conflitti reciproci, per ora sottaciuti ma sempre vivi. Un quadro che non sa governare, limitandosi alla solita burocrazia – anche della Russia, il Nemico, se ne parla tanto per parlare.

 

Nessun commento: