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martedì 21 maggio 2013

Guerra all’antisemitismo, feroce

Assassinii cattivissimi, genere horror, si susseguono,  con l’unico filo possibile di una vendetta d’amore. In una cittadina universitaria tedesca, virtuosa come tutte e benpensante. Ma, come tutte, antisemita. Il “vendicatore” sarà dell’odio razziale. Non isolato, la vendetta è organizzata – qui, effettivamente, sull’antisemitismo s’ingenera una “guerra civile”, non negli studi di Nolte.
“Un racconto particolarmente insolito di uno scrittore sempre insolito”, lo dice giustamente l’editore – De Quincey, scrittore inedito di quaranta volumi, è uno che scrive per se stesso, per il suo piacere. Ma bisogna aggiungere: tedescofilo.
Thomas De Quincey, Il vendicatore, Passigli, pp. 86 € 4 (remainders)

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