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giovedì 5 giugno 2025

La nuova guerra dei Trent’anni al centro dell’Europa

Tra Russia e Ucraina è guerra senza fine. La Russia è più grande e più armata, ma, a meno dell’arsenale nucleare, che non può usare, non è più forte: non sa fare la guerra, e storicamente ha saputo solo controbattere, vincere difendendosi solo quando messa alle corde, da Napoleone e poi da Hitler.
L’Ucraina, ben più piccola e meno armata, ha all’attivo molte azioni di guerra che la dicono sempre in grado di creare danno. Gli aeroporti bombardati – da terra - fino in Siberia. I droni volteggianti fin sul Cremlino. Kursk. Il gasdotto Nord Stream. Gli assassini mirati di personaggi in vista, in varie località della Russia. E sul mare: le grandi navi da guerra russe nel Mar Nero bombardate e affondate, il ponte di Kerç continuamente minato - dopo undici ani di occupazione.
Con l’assistenza angloamericana ma probabilmente anche con tecniche proprie. Oltre che per una catena di comando con ogni evidenza funzionante, a differenza di quella russa, nella programmazione, la decisione e l’esecuzione.
Una guerra tra un settantenne e un cinquantenne. Forse non dei Trent’anni, quindi. Ma i rapporti non sono più ricucibili, se non si trova spazio nemmeno per una tregua.

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