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L’inchiesta Mps-Mediobanca è contro il governo
Caltagirone a Milano, addirittura “padrone
di Milano”, non poteva che suscitare un’inchiesta, era prevedibile. C’era anche
un esposto di Unicredit, non invitato alla festa, anzi escluso, che rendeva l’inchiesta
obbligatoria.
Che si arrivi a una condanna di Mps, Caltagirone,
Delfin (eredi Del Vecchio) è improbabile. Il “concerto” è fattispecie di reato indimostrabile
– a meno che i “concertanti” non vadano dal notaio…: è nel codice per dire che
il mercato è pulito e onesto. L’esito sarà, è già, politico prima ancora che
penale.
La Procura di Milano sanziona la
destra, il governo, dopo la sinistra? Sicuramente la vicenda sarà “buttata in
politica”, come dire che lascia il tempo che trova. Ma, come già a sinistra con
la casa, ora a destra la Procura tocca un altro tasto sensibilissimo a Milano,
il risparmio. Che vi è diffuso e pesa molto. Più della casa.
L’inchiesta è solo all’inizio. E a Milano
non si vota presto, almeno fra un anno e mezzo. Ma la memoria dei (mis)fatti
finanziari è lunga. Meloni ha preso di mira le banche, perché “non c’è niente
di più antipatico della banca”. Ma il populismo in questo caso è attardato, la
banca siamo un po’“tutti noi”, con la gestione del risparmio.
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