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Nullafacenti i tedeschi, i maestrini dell’etica del lavoroi
“Il paese più sfaticato d’Europa? La Germania”, scopre il “Washington
Post”.
“In Germania adesso si lavora meno che in Grecia e in Portogallo”, scopre
anche. Questo è invece un po’ sbagliato: il Paese dove si lavora meno è sempre
l’Italia, secondo le statistiche Ocse, dei 38 paesi più industrializzati: 1.709
ore l’anno, facendo una media ponderata tra dipendenti pubblici e dipendenti privati
(in Portogallo 1.716 ore, in Grecia 1.898).
Ma in Germania si lavora molto meno, appena 1.331 ore. Nel Paese, può
commentare il quotidiano, “che solo dieci anni fa imponeva severe misure di
austerità ai paesi dell’Europa del Sud, i cui abitanti erano normalmente bollati
nei media come sfaticati, da trattare col bastone”.
La Germania è anche il paese dove si registra il numero più alto di assenze
dal lavoro per malattia, continua il quotidiano: 19 giornate lavorative l’anno
in media. Contro una media Ocse di 4-6 giornate. Anche qui con un’imperfezione: il
paese col più alto numero di assenze per malattia è la Bulgaria, 22 giorni –
questa la graduatoria Ocse (non tutti i paesi membri sono registrati, la statistica
qui è reticente): Bulgaria 22 giorni, Germania 18.3, Czechia 15.4, Norvegia 14.6,
Polonia 14.2.
In Italia questo conteggio specialmente latita – l’Inps
ne elabora parecchi, ma non il numero medio di assenze per malattia. Nel 2012
sono state calcolate dalla Cgia Mestre attorno ai 18 giorni\anno, dipendenti
pubblici e dipendenti privati messi assieme - ma con grandi differenze regionali:
in Calabria 40, in Sicilia 20, in Puglia 19, in Emilia 16, nel Triveneto 15.
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