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martedì 15 luglio 2025

S. Steinberg, che parlava col disegno – e in milanese

Disegnatore soprattutto del “New Yorker”, delle copertine, Steinberg è celebrato dalla concorrente “New York Review of Books”, con una serie dell’archivio resa di pubblico dominio.
“Le immagini di Steinberg crescono e persino si muovono sulla pagina. A un certo punto, guardando un disegno di Steinberg il lettore segue non soltanto il suo tratto ma anche la sua linea di pensiero”.
Di Steinberg a Milano Arbasino ha lasciato, nella raccolta “Passeggiando tra i draghi addormentati", p. 255, un sapido ricordo: “«E certo, leggo l’Adalgisa (i racconti milanesi di Gadda, n.d.r.) in milanese», disse Saul Steinberg: «Quando ero studente al Politecnico facevo l’amore con le sartine, e il milanese era il linguaggio dell’amore»”.
George Herriman, The electrifying lines of Saul Steinberg, “The New York Review of Books”, 26 maggio 207, gratuito dall’archivio 

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