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mercoledì 3 dicembre 2025

Se la “pastetta” Mps-Caltagirone è del Tesoro

Ma allora, se è vera la testimonianza di Orcel in aprile alla Procura di Milano, che Unicredit aveva offerto un premio del 10 per l’acquisto di Mps - l’aveva offerto alla dirigenza del Tesoro dopo averne parlato col ministro Giorgetti. E che la dirigenza ha rifiutato. Allora l’indagine milanese sul “concerto” non è politica, c’è aria di concussione e di corruzione. E qui si mette male per Mps, per i suoi nuovi padroni, e per la burocrazia del Tesoro. Perché non c’è neanche bisogno di dimostrare la concussione\corruzione, basta il “concerto”, che in questo caso è nei fatti.
“Su Mps una battaglia con due perdenti”, questo sito poteva titolare quattro anni fa, il 31 ottobre 2021
http://www.antiit.com/2021/10/su-mps-una-battaglia-con-due-perdenti.html
Quindi il gioco del Tesoro era partito prima del governo Meloni – col governo Draghi. Ministro del Tesoro Daniele Franco, altro grand commis della grande burocrazia pubblica (Banca d’Italia).
Il Tesoro è sempre stato il dicastero più professionale e considerato, vestale come nessun altro dell’interesse dello Stato – non si fa la “pastetta” Mps per incapacità. Ma è anche vero che Roma è “prensile”.

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