Cerca nel blog

lunedì 3 novembre 2025

La Cina è lontana quando invece è qui

La Cina era “vicina” con Bellocchio  quando era lontana, remota, estranea – mentre oggi, che è  prospera a casa nostra, si tende a non vederla per quello che è, presente e possente, e gentilmente minacciosa.
Non si penserebbero possibili le “dottrine “ di cinquant’anni fa, ma il repertorio che Giulio Meotti resuscita sul “Foglio” è perfino divertente tanto è balzano. Franco Basaglia: “In Cina i malati sono curati politicamente, col pensiero di Mao”. Umberto Eco, che curava “I fumetti di Mao” (ora escluso dalle sue opere): “L’uniformità del costume cinese è il segno del sacrificio che tutta una comunità fa per garantire un minimo di benessere a tutti”. Dario Fo: “Qui sa noi l’uomo è una  merce, in Cina c’è una concezione profonda della vita che determina tutto quanto”. Maria Antonieta Macciocchi, dapprima giornalista, poi europarlamentare Pci, che in “Dalla Cina “ fa parlare operai che rifiutano gli aumenti salariali.
Questo nel pieno della “rivoluzione culturale”, con la quale Mao, armando i giovani in qualità di Guardie Rosse, seminava il terrore tra i quadri del (suo stesso) partito e nelle (sue stesse) istituzioni.
Oggi che la Cina siamo noi, da Huawei e TikTok, a Temu, Shein e Uniqlo, e alle auto a metà prezzo, non se ne sa niente, se non che se la passa bene. Mentre la Cina è un regime, e un disegno politico, egemonico.

Nessun commento: