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mercoledì 15 dicembre 2010

Il partito dei giudici

È una coincidenza, ma è anche un fatto: il nuovo centro-sinistra con Fini sarebbe solo il partito dei giudici. Niente lega insieme Fini, il Pd e Di Pietro, non la legge elettorale, non il federalismo, non la riforma del lavoro, non la politica dell'immigrazione, solo il patrocinio dei giudici. Che per questo non li indagano, e se debbono li assolvono in istruttoria ad horas. In cambio non chiedendo niente, se non, appunto, che non si cambi l’ordinamento della professione. Anzi, della professione che non si tocchi solo un punto, la commistione di accusa e giudicatura. Per la possibilità doppia che essa dà di maturare avanzamenti, in qualità di giudici e in qualità di procuratori.
Le 156 Procure offrono altrettante posizioni di Procuratore Capo, raddoppiate da quelle di Vicario. Più altrettante di Procuratore Generale. Più altrettante di Procuratore Capo e Vicario delle Procure Antimafia – l’ottimo progetto di Giovanni Falcone che i giudici hanno snaturato a predellino di piccole posizione di potere. Un migliaio di posti di comando. Che sommati a un numero doppio di posizioni nella magistratura giudicante, penale e civile, in Tribunale, Assise, Appello, coprono un terzo di tutta la magistratura.

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