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venerdì 20 luglio 2018

Visentini liberò gli autonomi dal vincolo fiscale

Dunque, si può accumulare un patrimonio di 110 milioni vendendo cravatte? Sia pure quelle firmate Yves Saint Laurent. La cosa emerge a Milano in una faida familiare, che ha avviato una denuncia-indagine fiscale, risvegliando la Guardia di Finanza dal torpore. L’ingente patrimonio esiste, sebbene accumulato all’estero, in paradisi fiscale, ed è legato al commercio delle cravatte.
Non una curiosità: l’aneddoto dà la dimensione di quale può essere l’economia in nero o in grigio in Italia. E ne dà anche l’origine: la riforma Visentini del 1974, il regime fiscale tuttora in vigore.
La riforma Visentini ha segato l’Italia in due, fra chi paga le tasse in anticipo e in più del dovuto, e chi può non pagarlo. Liberava infatti i redditi autonomi dall’obbligo fiscale. Non ex lege ma di fatto. Col prelievo forzoso e anticipato delle esigenze di cassa dello Stato sulle retribuzioni “liberava” gli altri redditi, nella pratica, dal dovere fiscale. Come?
La vigilanza è diminuita un parallelo. Intervenendo in casi eccezionali o comunque di altra natura -  delitti, fallimenti fraudolenti, contenziosi familiari. Tuttora gli accertamenti fiscali sono più numerosi a carico dei redditi da lavoro che su quelli autonomi – sono cioè burocratici, formali, su inadempienze di virgole. 


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