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martedì 19 gennaio 2021

Appalti, fisco, abusi (195)

Avere al 31 dicembre 2020 (la promessa di) un rimborso di consumi luce dall’1 luglio al 31 agosto 2017 per ben 1.113 kWh pagati in eccesso è angosciante. Cosa paghiamo in bolletta? Determinato come? Da chi? Perché la bolletta non è semplice e chiara, e non corrisponde al contatore – che non conta per la bolletta?
Il mercato libero è il ludibrio dell’utente: una enorme burocrazia per nascondere abusi?
 
Manda Enel per una casa che non si può abitare, da un anno il governo lo proibisce, la fattura elettrica bimestrale, che vanta in grossi caratteri “chiara, sintetica e trasparente”. Costo € 45,65, per zero kWh fatturati: da mesi il contatore rileva nelle tre fasi sempre le stesse cifre.
Per Enel, per l’Autorità per l’Energia, gli euro sono noccioline, un passatempo per le scimmie. In attesa di rimborso, fra cinque anni, per intercessione di padre Pio?
 
Vanta Enel nella bolletta una produzione di elettricità da fonti rinnovabili del 42 per cento. Mentre non è vero. Perché lo fa – può farlo? Perché si intascano “oneri di sistema”, soldi per “non” fornire elettricità.
 
Si poteva in Spagna già molti anni fa (ai tempi arretrati di Franco) disporre del proprio conto corrente presso qualsiasi filiale della banca, non si può in Italia nel 2021. Se non per graziosa disponibilità del capo desk. Per proteggere chi, certo non la sicurezza. 

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