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martedì 13 novembre 2012

Senza Zeman né De Rossi, con Baldini

Ragione vorrebbe che se deve partire De Rossi, l’As Roma si liberi anche di Zeman, che ha sbriciolato De Rossi, un quarto del capitale, e il direttore generale Baldini, che ha voluto Zeman. Invece rimangono i colpevoli, si espelle la vittima.
Il caso dell’As Roma è più che un problema di tifo e di tifosi. È un’azienda. È in Borsa. Ed è dell’Unicredit. Attraverso il portage di piccoli affaristi statunitensi.
È anche un problema sportivo. Di una società che volutamente si impoverisce: Baldini e Zeman hanno vanificato l’ottimo lavoro del direttore sportivo Sabatini, che aveva arricchito la Roma, a basso prezzo, dei migliori talenti giovani sul mercato. Ma un problema di trasparenza, e quindi Consob, si pone, sulla gestione del club stesso da parte di UniCredit, del vice direttore napoletano Paolo Fiorentino.
Si dice che la Roma di Baldini e Zeman sia una freccia nella lotta sorda di Milano, nel caso di Unicredit, contro Torino (la Juventus è la Fiat). Ma più probabile è che Baldini non sia un mero funzionario del portage americano, bensì parte in causa. In una qualche forma. 

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