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domenica 14 settembre 2025

Questo Di Gregorio è Eduardo

Il solito piccolo capolavoro di Di Gregorio – uno ogni due anni: un film misurato e vivace. Fatto di niente, le piccole cose. Qui del vecchio professore, che un servo-padrone fuori misura accudisce, il solito gigante dell’Est, a cui la figlia accorre dalla Germania, coi due figli, perché ha litigato col marito. Accessoria la storia di quest’ultimo, ben “tedesca” essendo il marito ripudiato tedesco: per farsi perdonare fa a piedi il viaggio da dove vive a Roma, 1.555 km.
Con la solita curiosità: Di Gregorio apprezzato dal pubblico benché snobbato dai critici. Mentre avrebbe di che, e questo film ne fa la rivelazione: è puro Eduardo. Semplice e complesso come Eduardo. Il fisico non soltanto, la maschera. I tempi sono teatrali, l’umorismo lieve, e “tagliente” insieme, col ghigno interrogativo - il “ci siamo intesi” eduardiano.
Gianni Di Gregorio, Come ti muovi, sbagli

 

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