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sabato 26 luglio 2025

Gli ultimi giorni di Tondelli

Entra finalmente nel vivo Brizzi alla quarta puntata della sua miniserie settimanale “Sulle tracce di Pier Vittorio Tondelli”, una “pedalata” per la Bassa in ricordo dello scrittore, nei suoi luoghi, o in quelli che potrebbero variamente averlo ispirato. Nell’inverno 1986-87 PVT lascia Bologna per trasferirsi a Milano, che dice “la città della fantasia, della libertà, e del desiderio”.
È così. Ma già l’estate del 1987 lo si ricorda ancora a caccia di una birra a notte inoltrata, i carri armati slacciati, della compagnia per un’altra birra, per non restare solo. Milano di fatto gli è stata fatale: era cominciata la lunga agonia. E più spirituale che fisica: la cosa che più turba Pier Vittorio come ogni altro è come compartecipare il morbo mortale di cui si era vittima, più delle sofferenze, o della infezione morbo (allora) incurabile.
Una vergogna nella vergogna per un giovane, oltre che per lo scrittore, spiccatamente socievole, amichevole, e brilante, il rimorso, e la solitudine. Quanti “giri” deve raccontare Brizzi di questi lunghi ultimi mesi, fra amici, confessori, familiari – se dire, non dire, e cosa dire. Se la vergogna pesa più della morte.  
Enrico Brizzi,
Fantasia libertà e desiderio, “La Nazione” 26 luglio 

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