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Vite divertenti di scrittori
Galateria,
francesista emerita della Sapienza, “prima proustiana”, avendo curato
l’edizione commentata della “Recherche” e i primi quaderni preparatori, estrae
dal suo patrimonio di letture un repertorio inesauribile di curiosità di
scrittori di ogni sorta - compreso Hitler. Per aneddoti legati a una località –
a un autore o personaggio in una località. La località è privilegiata, è una
sorta di atlante di curiosità che Galateria compone e illustra, cui questo o
quello scrittore o artista o grand’uomo, per un motivo o in una situazione
particore si legano. La bigliografia e l’indice sono di località, non di autori
o generi (aneddotica).
Lettrice
eclettica, Galateria regala al lettore punti di vista, particolari, tagli
“nuovi”, comunque sorprendenti. Compresa qualche miniatura capolavoro. I viaggi
in Russia, p.es., in uso con Stalin, che provvedeva ad accoglienze regali, dei
letterati “comunisti”, di Gide e di Zweig, dabbenuomini ma non del tutto. Un
Raymond Roussel, localizzato a Tahiti, ben più sfaccettato in due paginette di
quello di Sciascia.
Molto è di
boccaccesco - fino a Colette e il giovanissimo figliatro Bertrand de Jouvenel,
il suo personale “Chéri”. Anche di spionaggio inglese, passione intellettuale:
Maugham, Philby (che si preferisce espatriato a Mosca, per non doverlo
processare), la baronessa Budberg, forse H.G.Wells, Ian Fleming. Di “artisti in
affari” di fatto ce n’è solo una, Schiap a Mosca – Elsa Schiaparelli, “la
stilista amica delle avanguardie”, incaricata nel 1936 “di disegnare un abito
per la donna media sovietica”.
Sono letture di
“viaggi” per lo più. Con personaggi, spesso donne, in qualche modo fuori
dell’ordinario: Jenny Falcon, Léonie d’Aunet, Umm el-Banine Assadoulaeff (“la
scrittrice azera” di Parigi, invasata di E. Jünger, dall’Occupazione a fine
vita, cui dedica libri su libri). Con molta Italia – e Goethe in Italia, ma
anche senza: Roma (Mozart, Zola, Goethe naturalmente, Sartre – ma Sartre a Roma
sarebbe inseauribile), Napoli, Palermo, Padova, Pozzuoli, Pompei, Portofino,
Riva del Garda.
L’effetto è un pot
pourri di aneddoti tutti gustosi. Le vite degli scrittori sono o
s’immaginano tristi, legate ala sedia. Galateria estrae il non detto, il poco
noto, o l’eccentrico, fino all’inverosimile. Di casi, detti, personaggi
eccessivi o buffoneschi, anche se alla fine sempre realistici, in tono con la
personalità dei protagonisti. Con il retrogusto di essere solo sfumature,
sfioramenti, particolari di vicende e personaggi degni di maggior e attenzione,
di proporzioni e sfaccettature più particolareggiate, numerose, o comunque
diverse dall’opinione corrente che come lettori ce ne eravamo fatte. Sempre per
qualche verso curiose, inattese, sorprendenti, anche non a letto. Hitler è salonfähig,
salottiero. Martha Gellhorn, “profilo alla Rita Hayworth”, inviata di guerra,
divorzia da Hemingway per motivi di concorrenza – ricorre di spigolo in più
episodi del libretto, arrivista compulsiva. Perfino di Mme de Staël riesce a
sorprendere, oltre il vezzo noto di esporre il seno – scusandosi che “ognuno
mostra il viso dove ce l’ha”.
Il volume
raccoglie i testi della rubrica quindicinale “Ora d’aria” che Galateria ha
tenuto sul rotocalco “il Venerdì di Repubblica” per un paio d’anni. La trentina
di pagine che antepone alla raccolta, sotto il titolo “Viaggi di lavoro”, la
valgono tutta, un fuoco d’artificio densissimo, da centellinare. La pagina
conclusiva della presentazione, col supersnob Proust che nel 1907 va a Cabourg
in Normandia per situarvi il romanzo e ci trova un’accozzaglia di volgarità,
vale un saggio.
Qualche cura
editoriale non avrebbe guastato. A p. 13 “in terribus infidelium”- forse
per assonanza con partibus infidelium. Elsa Schiaparelli che si reca da
Parigi a Mosca “in Transiberiana” – per via di Vladivostock? Ma anche il 1936 con l’alta moda a Mosca,
senza il peggior Stalin, senza le “purghe”. O il padre di Ida Baker che “gli
consiglia di mandare la sua ragazza alle Canarie”, p. 50, consiglia alla madre di Katherine Mansfield.
Daria Galateria, Atlante
degli artisti in affari, Sellerio, pp. 251 € 15
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