Tutto fermo a Roma sabato 31 maggio. Anche domenica 1 giugno. La città è
stata chiusa perché il pomeriggio della domenica serva da pista per l’ultima tappa
del Giro d’Italia – tappa si sa, da tempo ornamentale, il Giro è già finito: i
ciclisti girano e rigirano, tra San Pietro, il Colosseo, la Colombo fino a Ostia,
tornano indietro, e riprendono il giro, chiacchierando per la noia, finché non hanno
fatto i 140-150 km. regolamentari.
Dice il sindaco che è uno spettacolo per i romani. Ma non ce ne sono
molti ad aspettare la “carovana”. Forse perché non ci sono grandi nomi. Quest’anno fa anche
molto caldo, e il percorso è al sole.
Dice il sindaco anche che il Giro porta a Roma
in una sola giornata 170 milioni. Si basa su uno studio della banca Ifis, milanese, commissionato
da Urbano Cairo, patron del Giro, per
giustificare gli incomodi che la corsa porta a città e paesi. Dice lo studio
Ifis che il Giro vale 2,1 miliardi di benefici per i 580 Comuni coinvolti – compresa
Tirana, la capitale albanese. Di cui 175 milioni per Roma, la beneficiaria maggiore.
Per Roma lo studio prevede: l’arrivo di 700
mila “girofili”, “dal Piemonte o dalla Sicil1ia”, con una spesa media di 290
euro. Di cui il 31 per cento per lo shopping, il 28 per l’alloggio, il 19 per
cento per il food, l’11 per cento per i trasporti,
taxi inclusi, un altro 11 per cento per gli svaghi (Colosseo e altri monumenti).
Ma forse è stato un giro al risparmio. I girofili dalla Sicilia non sono venuti,
troppa fatica, e nemmeno dal Piemonte - e anche i romani, si sa, sono snob, e
poi sabato e domenica hanno il mare vicino. Né c’è stato da circolare, essendo
stati bloccati i mezzi pubblici e i taxi, oltre quelli privati, e chiusi i monumenti.
Per due giorni. Alberghi, ristoranti, negozi sono rimasti vuoti, perché irraggiungibili.
Settecentomila non si sono visti. Neanche sotto
forma di turisti, hanno preferito altri giri. C’era in compenso molta Polizia, con
moltissimi vigili. Questi sì, devono avere gonfiato la spesa, ma a carico del sindaco. I vigili a Roma sono
6.600. Il sindaco assicura che 1.600 di loro hanno vegliato sul buon esito del Giro.
E questo significa un sacco di straordinario notturno, che a Roma scatta alle
sedici, e di straordinario festivo (c’è anche il festivo notturno?), che i vigili
possono avere condiviso in turni da 1.600. Ci sono poi le transenne, mercato fiorentissino per cortei e manifestazioni: migliaia di transenne da noleggiare, nonché da mettere e togliere.
Il sindaco di Roma ci sta abituando alle feste.
Una ne ha pagata per un raduno del suo partito a piazza del Popolo. Ora questa
in onore del patron del Giro,
Urbano Cairo, che è anche padrone del “Corriere della sera” e dell’emittente tv
“La 7”. Con qualche sacrificio, e anche con beneficio?
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