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Cronache dell’altro mondo - migratorie e meridionalìstiche (313)
La Grande
Migrazione, 1910-1970, dagli stati del Sud al Nord degli Stati Uniti, ha
invertito negli anni 1970 la direzione: la combinazione di salari competitivi,
rendita urbana e dei terreni contenuta, basso costo dell’energia, contributi statali
a fondo perduto e incentivi fiscali hanno spostato gli investimenti industriali
e nei servizi al Nord al Sud, e con essi la popolazione.
Atlanta,
Austin, Charlotte, Nashville, le capitali del Sud, ancora provinciali e melense
nei film anni 1970, sono le mete preferite delle giovani coppie ricche e plurilaureate.
Attratte da un mix di posti di lavoro ben remunerati, abitazioni dal costo contenuto,
e dal clima – dall’opportunità di sport all’aperto.
Il Research
Triangle Park della North Carolina, il più grande parco di ricerca degli Stati Uniti,
ospita poco meno di 400 imprese e 70 mila operatori. Con un reddito familiare
annuo medio di 98 mila dollari. E una popolazione così distribuita: bianca al 57
per cento, nera 17, ispanica 11, asiatica 11. Per lo più di immigrati da altri
stati, sei su dieci.
Atlanta, la
capitale della Georgia, è l’empireo dei professionisti neri. Con lo sviluppo
del Sud le famiglie nere sono entrate, economicamente e socialmente, nella middle
class, per lo più professionale. Le borghesie nere del Sud emulano come
genere di vita ampi strati della borghesia bianca del Nord.
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