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giovedì 5 dicembre 2024

Cronache dell’altro mondo - migratorie e meridionalìstiche (313)

La Grande Migrazione, 1910-1970, dagli stati del Sud al Nord degli Stati Uniti, ha invertito negli anni 1970 la direzione: la combinazione di salari competitivi, rendita urbana e dei terreni contenuta, basso costo dell’energia, contributi statali a fondo perduto e incentivi fiscali hanno spostato gli investimenti industriali e nei servizi al Nord al Sud, e con essi la popolazione.
Atlanta, Austin, Charlotte, Nashville, le capitali del Sud, ancora provinciali e melense nei film anni 1970, sono le mete preferite delle giovani coppie ricche e plurilaureate. Attratte da un mix di posti di lavoro ben remunerati, abitazioni dal costo contenuto, e dal clima – dall’opportunità di sport all’aperto.
Il Research Triangle Park della North Carolina, il più grande parco di ricerca degli Stati Uniti, ospita poco meno di 400 imprese e 70 mila operatori. Con un reddito familiare annuo medio di 98 mila dollari. E una popolazione così distribuita: bianca al 57 per cento, nera 17, ispanica 11, asiatica 11. Per lo più di immigrati da altri stati, sei su dieci.
Atlanta, la capitale della Georgia, è l’empireo dei professionisti neri. Con lo sviluppo del Sud le famiglie nere sono entrate, economicamente e socialmente, nella middle class, per lo più professionale. Le borghesie nere del Sud emulano come genere di vita ampi strati della borghesia bianca del Nord.

 

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