domenica 22 giugno 2025
La notte brava di Trump - le macerie
Da qualsiasi punto lo si rigiri, il beau geste notturno di Trump, coi suoi squadroni volanti invisibili, produce solo rovine.
Problemi di base nucleari - 868
spock
“La democrazia
americana potrebbe non sopravvivere a una guerra con l’Iran”, “The Atlantic”?
“Trump non era
supposto essere contro la guerra”, id.?
Truman-Trump,
la stessa, radice, nucleare?
Trum, dice il sanscrito,
è “colpire”, “uccidere”?
Anche con l’atomica,
gli “ariani” l’avevano già inventata?
Ma siamo
ariani o non-ariani, com’è questa storia?
O è la radice mercantile
che unisce i due bombaroli – muoia Sansone con tutti i filistei?
spock@antiit.eu
Donne intrepide, un secolo prima dei diritti
“La vivace Vita
Sackville-West fu una delle ultime visitatrici britanniche nella casa di
Gertrude Bell a Baghdad nel 1926, pochi mesi prima della tragica morte di Bell
per overdose. Le due donne erano molto diverse per età, temperamento e
prospettive, ma avevano molto in comune, non ultimo il fatto di essere forze
della natura con storie personali avvincenti e una propensione a scuotere le
sbarre delle loro gabbie dorate e sessiste. Entrambe erano ribelli di genere,
snob e attratte dalla classe sociale, dai privilegi economici e dalle
circostanze. Nonostante fossero state negate posizioni, opportunità e proprietà
per non essere nate maschi, nessuna delle due era particolarmente femminista.
Donne ricche come Vita e Gertrude non avevano bisogno di esserlo.
“Vita
Sackville-West e Gertrude Bell furono autentiche britanniche coloniali di alto
livello all'estero negli anni del dopoguerra, in grado di permettersi di
viaggiare e vivere a loro piacimento in paesi come la Persia e l’allora neonato
Iraq, contribuendo a plasmare il caleidoscopico e complesso panorama politico
del Medio Oriente, in linea con gli interessi britannici e, al contempo,
sostenendo apertamente l’autodeterminazione araba. Entrambe conoscevano
personalmente le nuove famiglie reali del Medio Oriente e si muovevano con
disinvoltura tra diplomatici, leader militari e politici.
Londra,
Costantinopoli e Parigi.
“Le strade di
Sackville-West e Bell si erano già incrociate a Londra, durante le cene
organizzate dall'alta borghesia di Belgravia, Mayfair e Bloomsbury. Entrambe le
donne erano abituate a trascorrere periodi di vacanza in campagna
(rispettivamente nel Kent e nello Yorkshire), oltre a trascorrere del tempo
nelle loro case londinesi, intrattenendo ospiti e facendo visita a conoscenti.
Vita si sposò a 21 anni – il suo matrimonio con il bisessuale Harold Nicholson
fu piuttosto aperto anche per gli standard moderni – e Gertrude rimase single.
Una forma di libertà arrivò per loro in modo diverso.
“Le due donne si
incontrarono di nuovo a Costantinopoli nel 1914, prima dello scoppio della
guerra. Gertrude Bell era diventata un’esperta esploratrice del deserto,
archeologa e fotografa, e aveva da poco completato il suo straordinario viaggio
del 1913-14 attraverso vaste distese di terreno impervio, attraversando e
riattraversando la penisola arabica, disegnando mappe e scattando fotografie.
“Costantinopoli fu
una tappa del suo viaggio di ritorno a Londra. Le voci sulle imprese di Bell si
diffusero rapidamente e lei fu molto richiesta per raccontare le sue avventure.
Fu invitata a cena a casa di Philip Graves, il corrispondente del Times
, dove, a quanto si racconta, si diede alla pazza gioia fumando le sue
sigarette abituali. Erano presenti anche il giovane diplomatico Harold
Nicholson, appena sposato, e la moglie incinta Vita Sackville-West…”.
Uno di cinque contributi,
con molte immagini, di Eleanor Scott, la pubblicista inglese specialista di Roma antica, sul suo sito “Archeology”, su Gertrude Bell – con “The Death
of Gertrude Bell”, “Fine Dining in the Desert With Gertrude Bell”, “Gertrude
Bell–in Search of the ‘Real Woman’” e “Gertrude Bell’s Word War 1 – Beginnings”.
Quando la vita si
poteva vivere, e raccontare, senza ipocrisie – di colore, genere, sociali.
Manca, curiosamente
per un sito specializzato in archeologia, l’esperienza di G. Bell a Roma, a due
riprese, venuta espressamente per documentarsi e documentare (fotograficamente)
il grande lavoro di scavi in città e nei dintorni. Bene accolta e ben guidata dai
maggiori specialisti, Rodolfo Lanciani, il decano della grande archeologia
postunitaria, tra Rma e Ostia, Giacomo Boni, direttore degli scavi al Foro
omano, il direttore della British School at Rome, Thomas Ashby, ritenuto il maggiore
esperto, Richard Delbrück, il professore di archeologia classica che era direttore
del Deutsches Archäologisches Institut a Roma prima della Grande Guerra, quando
G. Bell vi fece ritorno. Personalità con le quali si trovò anche a tenere
conferenze. Un aspetto della vita tumultuosa di G. Bell che docuemnta ora l’Accademia
Americana a Roma nella mostra “Women&Ruins: Archeology, Photography, and
Landscape”.
Eleanor Scott, When
Gertrude met Vita: the Friendship of Gertrud e Bell And Vita Sackville-West,
free online
Iscriviti a:
Post (Atom)