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venerdì 9 agosto 2013

Il mondo com'è (144)

astolfo

Destra-Sinistra - Pasolini aveva la categoria dei “fascisti rossi”. La coniò, ingeneroso e anche sbagliato, per il movimento del Sessantotto. Ne fece architrave della sua antropologia: che l’Italia repubblicana si era mutata in peggio. Che il fascismo non aveva inciso nella natura del popolo, soprattutto nelle campagne – checché questa natura volesse dire, e anche il popolo. Ma la modernità sì. E l’ha fatto da vero fascismo, totalitario, imponendo modelli non contestabili. Così Pasolini stesso sintetizzava questa sua antropologia in un’intervista alla Rai:
“Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitata a ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione Ai modelli imposti dal centro è in condizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura  è compiuta”. Fascista dunque la modernità, un sinistra-destra totale.

Habermas parlò di “fascismo di sinistra” come di una categoria politica, Pasolini di “fascisti rossi” come di persone confuse e vittime della loro modernità. Tuttavia, nei gruppuscoli c’era molto di nazi-maoismo. Anche se in connubi diversificati: tra evoliani, superomisti, socialisti di Salò (A.Pennacchi) da una parte, e albanesi, castristi, stalinisti dall’altra. Si fecero convegni, qualche manifestazione anche, soprattutto agli inizi, alla Sapienza di Roma (prima che Almirante non entrasse all’università con gli squadristi per far venire allo scoperto i suoi, allora mescolati con i marxisti-leninisti, per non farsi sopravanzare dalle nuove avanguardie), e reciproche delazioni. Di queste sono intessuti, non provate e forse immaginarie, molti dei processi inconcludenti sul terrorismo “oscuro”, da piazza Fontana alla stazione di Bologna.

Internet – È come la finanza, crea e distrugge, senza limiti, senza censori, né guardi, né giudici. Pieno com’è di bucanieri, che si offrono suadenti (gratis) per poterti invadere. Dopodiché ti rendono la vita impossibile – impossibile scacciarli. È la piattaforma e l’emblema di questa epoca di mercati liberi cioè coercitivi.

Islam - Lo schema Noi e Loro non funziona. Il Loro è composito - il Noi pure, e anche molto. Le tesi di un best-seller alla Fallaci possono fare la verità, in un’epoca frastornata dalla “comunicazione di massa in massa”, dall’immediatezza, ma non sono la verità. Per la quale bisogna stare a pensare per un momento. 

“La crisi dell’islam” di Bernard Lewis è stata pubblicata ne 2003, nel dopo 11 Settembre, ma viene da lontano, dall’avvento di Khomeini, e resta incontestata. Sentirsi minacciati dall’islam è segno al più della pusillanimità dell’Europa, che avendo goduto di un periodo di pace senza precedenti ha dimenticato i veri conflitti. Il terrorismo è gangsterismo, nell’islam attuale, anche se beneficia, ha beneficiato fino a ieri, del sostegno di alcuni governi.

Ha una storia sempre intrecciata con l’Europa, nel Mediterraneo, nei Balcani e in Austria-Ungheria, fino a Vienna e a Poitiers: l’Europa dovrebbe rifare la sua storia, come sta rifacendo quella greca, riportandola all’Egeo e al Medio Oriente. Va rifatta per il Medio Evo, specie quella delle Crociate, per l’umanesimo, e per i secoli successivi. Una storia, quella euro-araba, antagonista per molti secoli, legata ultimamente, fino agli anni 1960, da una sorta di identificazione. Né va taciuto che Israele ha rappresentato la prima rottura in questo quadro, dopo la guerra lampo del 1967 e l’occupazione della Cisgiordania.
Il terrorismo è stato formato, e in alcuni casi armato, dagli Usa e dall’Occidente in funzione anticomunista, antisovietica e anticinese..

Negli snodi che la violenza che si appella all’islam ha coltivato c’è un ripensamento, per un raggiunto senso del limite nei rapporti internazionali, e perché il terrorismo inevitabilmente si rivolta contro i controllori (apprendisti stregoni). C’è una pausa, se non un ripensamento. Siria, Iran e Pakistan, che con diverse motivazioni e modalità hanno fornito mezzi, coperture e rifugio al terrorismo islamico in Libano, Israele, Palestina, Usa, Europa, e un po’ ovunque nel mondo islamico, riconsiderano in vario modo l’opzione.

Sassone – L’unità sassone è tendenza costante in Inghilterra. Non solo dinastica, della dinastia inglese proveniente dalla Bassa Sassonia – i Sassonia-Coburgo che nella prima guerra mondale si ribattezzarono Windsor. Se ne pregiarono molto i letterati del primo Ottocento, da De Quincey a Carlyle. L’unità di ceppo si vuole linguistica, e quindi incontestabile. Ma, più spesso che non, si applica anche a fatti politici. I due paesi furono in guerra nel 1914 con grande meraviglia del kaiser. Era stato inglese il teorico di maggior successo in Germania dell’“arianesimo”, Houston Stewart Chamberlain, che i germani avvinse al primato, e ne ebbe in sposa Eva Wagner quarantenne, non potendo per la faccia del mondo impalmare Cosima, la madre settantenne sua emula in “arianesimo”, Cosima Francesca Gaetana di Bellagio, dov’era nata a Natale, vedova del Genio.  

La “coesistenza concertata” tra l’Inghilterra vittoriana imperiale e la Germania di Bismarck, spiega Kissinger nel suo ultimo libro, “Cina”, fu alla base dell’equilibrio europeo nel mezzo secolo Excelsior e della pace perpetua, tra la guerra franco-tedesca provocata da bismarck col falso telegramma di Ems nel 1870 e il 1914. Ad agosto del 1914, ricorda l’ex segretario di Stato, i due paesi erano in guerra, a luglio ancora  negoziavano un prestito inglese alla Deutsche Bank per finanziare la ferrovia Berlino-Baghdad, progettata per cortocircuitare il dominio britannico del mare, almeno in Medio Oriente.

Si può aggiungere che nel 1939, ancora qualche giorno prima della dichiarazione di guerra, la Bank of Egland favoriva la Bundesbank di Hitler nel collocamento delle riserve di oro sottratte alla banca centrale della Cecoslovacchia invasa. Almeno quattro vendite favorite dalla mediazione britannica sono state censite.

astolfo@antiit.eu 

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