sabato 12 agosto 2023
Michela dannunziana
“I figli nascono con le ali e poi volano via, nessuna mamma ha il diritto di fermarli”, la mamma di Michela, Costanza, trova queste parole in morte della figlia che l’aveva ripudiata: non è la donna vilipesa, rifiutata a diciott’anni per una mamma de anima “più vigile di quella naturale”. Michela andava di corsa, e il sacrificio della mamma, quella vera, era parte della partenza. Ha vissuto come in teatro: ha voluto essere una scrittrice che si rappresentava, e lo ha fatto fino all’ultimo – malgrado, s’immagina, le sofferenze. Il funerale, la parte voluta, personale, e quella politica, ne è epitome.
Anche per l’aspetto intellettuale: presente su tutte le sfide, con animo intrepido, anche “incosciente”, oltre l’ostacolo. Di una intellettualita della sfida (“provocazione”) invece che della riflessione, come poi l’intellettuale si era configurato, nel secondo Novecento. Parte anche lei di quel mondo di passioni e avanguardismo che politicamente mostrava di aborrire - i social hanno solo cambiato la maniera di mostrarsi e imporsi, l’animo e il messaggio sono gli stessi, arditi e intrepidi, il cuore oltre l’ostacolo.
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