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domenica 26 aprile 2015

Il mondo com'è (214)

astolfo

Chiesa – Il miglior foro d’informazione, anche di pietas se non di culto, è il sito www.chiesa.espresso.repubblica.it
www.chiesa.espressoonline.it, curato da Sandro Magister.
La roccaforte cioè della laicità: il sacro si trova fuori della chiesa.

Globalizzazione – Ha ridotto e anzi sconfitto le diseguaglianze tra paesi sviluppati (Ocse) e l’ex Terzo Mondo. In meno di un trentennio, grazie alla liberalizzazione del commercio mondiale. L’atlante storico delle diseguaglianze redatto dalla Fondazione Hume-Il Sole24 Ore lo conferma con dati statistici: il mercato ha fatto, da questo punto, di vista, il miracolo.
Lo sviluppo tentato per quattro decenni con la “cooperazione”, o programmi di aiuto, dell’Onu-Unctad, la Banca Mondiale, lo stesso Fondo Monetario Internazionale, e altre agenzie, è stato fallimentare, l’apertura del Terzo Mondo agli scambi mondiali ha invece radicalmente rovesciato le posizioni. I paesi ex poveri sono quelli che sono cresciuti e crescono più rapidamente: tutta l’America Latina e tutta l’Asia galoppano verso lo status di paesi industrializzati, socialmente più stabili, politicamente autonomi, con basi che possono essere proficue per la stabilità democratica.
L’Africa sub-sahariana fa eccezione, e alcuni paesi asiatici (Afghanistan, Iraq, Siria, Pakistan, Sri Lanka) ma per motivi interni, di divisioni tribali (etniche o religiose), e comunque sono anch’essi lontani dall’indigenza e l’immobilismo di trent’anni fa.  

Privacy – È il West del mercato, la nuova frontiera del business. Tutta la rete si è sviluppata e si sta sviluppando con l’acquisizione dei dati privati e privatissimi. Dalle abitudini di navigazione o  acquisti, istantaneamente repertoriate e utilizzati al marketing e alle vendite, alla creazione di reti di comunicazione basate su dati personali e personalissimi - dall’infanzia delle persone ai legami di amicizia, dalle tradizioni (cittadine, regionali, linguistiche) alle comunità di interessi di ogni tipo e colore.
In due decenni la vastissima miniera del privato è stata scavata e viene messa in valore. Google, facebook, amazon sono solo i capofila più visibili di un vasto, agguerrito, mercato di dati personali, comprendente merci e servizi più diversi, a partire dalle banche e assicurazioni.      

Resistenza Non era scontato che il Pci partecipasse ala resistenza antitedesca. In un fronte comune, cioè, con le altre forze antifasciste. Fu una scelta di Togliatti. Lo ha ricordato Napolitano a Roma il 23 aprile, presentando il libro di Aldo Cazzullo “Possa il mio sangue servire”: “Togliatti schierò il Pci nel fronte antifascista. E per vincere le resistenze interne, annunciò a Napoli che poco prima a Torino, il 5 aprile 1944, erano stati fucilati il generale Perotti, il capitano Balbis e altri militari, insieme con l’operaio comunista Eusebio Giambone”.
La Resistenza fu un movimento spontaneo e pluriparititco, solo in un secondo momento monopolizzato dal Pci.

Rosario – È lo strumento di devozione più diffuso, in uno in tutte le grandi religioni – almeno quelle ospitate alla mostra del sacro di Torino, “Pregare”: il cattolicesimo, con le chiese ortodosse, e l’islam, l’induismo, il buddismo. Con un’origine probabilmente  comune: il bisogno di contare. Le salmodie, le giaculatorie, le preghiere ripetute (all’origine del rosario cristiano era l’abitudine di recitare i 150 salmi di Davide – poi 150 Pater Noster, poi 150 ave Maria) sgranando i nodi di filo per contare. È  comune dunque la preghiera ripetitiva, leniente più che evocativa o esorcistica.
Nel cattolicesimo è caduto in desuetudine con l’abband0no del latino. Nell’ultima  derivazione era mariologico, passato dall’Ave Maria a una serie di attributi della Madonna molto evocativi in latino, e probabilmente intraducibili. Si continua a recitare il pomeriggio in alcune emittenti chiesastiche, ma non pi in chiesa.
Nel “Gattopardo” è il filo conduttore di tutta la vicenda – era il principe a condurre ogni sera il rosario in casa, coi familiari e i domestici: una fine anticipata.
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Socialisti – La cancellazione del partito Socialista dalla storia d’Italia non riguarda più Craxi, la damnatio memoriae. Sebbene Craxi avesse stroncato l’inflazione, dal 22 al 3 per cento, grazie anche al referendum contro la scala mobile che i lavoratori appoggiarono, sconfessando Lama e la Cgil, e portato l’Italia al quarto posto tra le grandi economie. Va più in radice. Nelle celebrazioni che si preparano della Costituzione, non un evento ricorda la creazione nel 945, a ridosso della Liberazione, del ministero per la Costituzione, che Pietro Nenni propose e assunse. Un’idea dello stesso Nenni, con Massimo Severo Giannini, che del ministero fu il consulente, e Giuliano Vassalli, capo del Comitato di Liberazione Nazionale romano. In precedenza, lo sradicamento aveva colpito il centro-sinistra – quello storico, 1958-1971, che promosse il rinnovamento del diritto di famiglia, del lavoro, dell’urbanistica, e creò il sistema sanitario nazionale – grandi novità le curi ricorrenze sono state passate nel più totale silenzio (fino a non ricordare che il famoso-famigerato art.18 ne era espressione. L’esperienza più innovativa e fruttuosa della storia della Repubblica.
Per faziosità? È possibile, gli storici della Repubblica devono la cattedra tutti al partito Comunista, e molti anche un posto in Parlamento – non tutti, ma tutti quelli che possono scrivere la storia. Ignoranza non può essere.

astolfo@antiit.eu

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