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sabato 3 aprile 2021

Ecobusiness

L’auto elettrica dura otto anni, o 100 mila km. Le batterie sono garantite epr otto anni (quelle al nickel per cinque anni), entro il limite dei 100 mila km compressivi percorsi. Dopodiché andrebbero cambiare, cioè si cambia l’intera vettura.
Si cambia l’intera vettura anche ncaso di incidente che comprometta le batterie.
L’auto elettrica implica l’uso di più materiali, e quindi più materiali da scarto – il sistema di batterie non è riciclabile.
Quanto “costa” la macchina elettrica in termini anti-ecologici, di risorse umane sfruttate, lavoro minorile e salari di fame? Nessuno lo sa, ma il costo è elevato.
Si estraggono i metalli per le batterie al litio (litio, cobalto, nickel, rame) nell’ex Terzo mondo, con poco Canada e pochissima Australia: in Africa (Sudafrica, Congo, Zambia), America Latina (Cile, Argentina, Perù, Cuba, Messico) e Asia (Indonesia, Filippine e Cina). Nel solo Congo ex Zaire, che possiede due terzi delle miniere di cobalto del mondo, circa 40 mila bambini lavorano 10-12 ore al giorno per 1-2 dollari al giorno, e 100 mila minatori vanno a profondità di centinaia di metri senza sicurezza.
Una batteria da 70 kWh utilizza 12,70 kg. di litio, 13,91 di cobalto, 46,50 di nickel e 70 di rame.
La domanda dei metalli per le batterie auto si moltiplicherà per 20-30 volte nei dieci ani al 2030. Per il 2019 è stata registrata una domanda di 17 mila tnnelate di litio, 19 mila di cobalto, 65 mila di nickel. Per il 2030 la domanda attesa è di 370 mila tonnellate per il litio, 360 per il cobalto, 1.850 mila per il nickel.
Oggi il petrolio alimenta il 92 per cento della circolazione stradale. Con i motori elettrici si consumerà meno petrolio, ma il consumo minerale alternativo, di litio, cobalto, rame e nickel, non sarà meno dannoso per l’ambiente, nelle condizioni di produzione e alla fine del ciclo per lo smaltimento.
Il consumo di prodotti petroliferi rimarrà poco meno che stabile, dirottandosi dalla circolazione alla produzione di energia elettrica, che dovrà moltiplicarsi in parallelo con la vedita dei mezzi di locomozione elettrici. La produzione di elettricità da fonti di energia rinnovabili costa troppo ed è possibile solo con finanziamenti pubblici come gli “oneri di sistema” (cioè con tasse al consumo) intollerabili.
Si ripete con l’auto elettrica il circolo vizioso dell’energia nucleare: l’anergia pulita si produce con fonti di energia sporche, e genera rifiuti che non si sa come trattare?

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