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giovedì 1 aprile 2021

Ombre - 556

Draghi forse è stato escluso, ma potrebbe anche essersi escluso dal vertice a sorpresa di Merkel e Macron con Putin - mentre a Roma faceva scoppiare lo scandalo dello spionaggio russo. La diplomazia italiana ha più carte - più capacità - di quanto si pensi. Il vaccino russo è già stato assicurato - commercialmente, produttivamente. Senza indisporre gli Usa, non con i teatri.

Nell’imputazione a carico del 33presidente della regione Lombardia per gli appalti in famiglia di Dpi, i dispositivi anti-covid, si legge che ha cinque o sei milioni in Svizzera, “scudati” nel 2015,  cioè rinazionalizzati, dopo essere stati parcheggiati alle Bahamas. Che sarebbero i risparmi della madre dentista, pensionata a ventimila euro, annui, o i suoi da avvocato. L’origine e la natura della sommetta sarà tutta da verificare, ma la sua esistenza, che non suscita scandalo, testimonia che l’evasione fiscale non è cosa da superricchi mangiatori del popolo ma dei (piccoli) dentisti e dei (piccoli) avvocati, leghisti.
Ed è ritenuta normale, nessuno se ne scandalizza.
 
AstraZeneca cambia nome e bugiardino. Il “bugiardino” è irresistibile. Anche perché lo è: sotto l’apparenza di essere veritiero - non manca mai, nemmeno all’aspirina, il caso sporadico di morte – dice tutto e niente. Come se non ci fosse – ma ci deve essere: l’autorità impone appunto una bugia, una serie di bugie.
 
Pasquale Bacco, medico di Salerno, esponente di CasaPound, nemico dei vaccini, “acqua di fogna”, pubblica un pamphlet “Strage di Stato. Le verità nascoste della Covid-19”,  a quattro mani col giudice Angelo Giorgianni, corte d’Appello di Messina, con prefazione di Nicola Gratteri, capo della Procura antimafia di Catanzaro. Scandalo, Gratteri si difende dicendo di essersi limitato a mettere in guardia dalle mafie nella gestione dei fondi anti-Covid. Ha scritto la prefazione per amicizia con Giorgianni, senza nemmeno sfogliare il libro? Certo, Gratteri va di fretta: è candidato ala Procura di Milano e cerca visibilità.
 
Sui vaccini, tanto per dire, il giudice Gratteri, si è poi difeso: “Io negazionista? Ma se per l’Ufficio sono state acquistate migliaia di mascherine e siamo tutti vaccinati!” Mentre non avrebbe diritto al vaccino prima di tutti, né per età né per funzione. Ma forse non sa nemmeno se si è vaccinato: ai giudici interessa solo la carriera.
 
Lamorgese, la ministra dal cuore tenero con i migranti, a differenza del predecessore trinariciuto Salvini, non si occupa degli immigrati “eroi”, quello che salvato tre persone in mare, quello che ha gestito da solo l’albero Bel Siti di Alassio in mezzo a pensionanti e personale tutti contagiati, et al.. Tutti cittadini d’onore del paese o la città dove si sono resi benemeriti ma non dell’Italia. La burocrazia è invincibile: per una pratica di cittadinanza ci vogliono quattro anni. .
 
Hanno sostituito il capo della Protezione Civile, come a dire “adesso sì”, e gli hanno affiancato un generale, degli Alpini, detto mago della logistica. I due in effetti parlano molto – “comunicano”. Ma sui vaccini niente - a metà aprile, “se tutto va bene”, a due mesi dalla nomina. Si vaccina chi si è organizzato (la regione Lazio), i commissari fanno bene solo a se stessi.
 
Condannati due vigili a Roma a venti mesi di carcere, per abuso d’ufficio, falso e calunnia. Lui ha avuto un diverbio con un motociclista, lei ha falsificato il verbale per farlo risultare aggredito. Un motociclista, a fine partita della Roma, ha chiesto al vigile un’informazione. Riposta: “Non sono l’ufficio informazioni. Il motociclista fa notare il tono sgarbato. Il vigile: “Dammi  documenti che ti porto in galera”.
 
Tre vigili testimoniano contro i due condannati. Ma la condanna, a sette anni dai fatti, è alleviata dalle “attenuanti generiche”, che consentono la condizionale, anche perché “è da ritenersi con tranquillizzante certezza che gli imputati non commetteranno altri reati”. Per non  smentire i tarallucci e vino. Ma di più perché i giudici come i vigili tutt’uno si vogliono, sbirri.
 
La cittadella giudiziaria di piazzale Clodio a Roma, “la più grande del mondo”, è prospiciente al parco di Monte Mario, che non si cura. Chi arriva alla cittadella da Nord-Est rasenta una lunga baraccopoli, di stracci, lamiere e cartoni, abitata. Non da ora, da anni.
 
“Non mi posso muovere dal mio Comune ma posso volare alle Canarie”: non esagera nella protesta il presidente degli albergatori Bocca - Draghi avrà da fare se vuole un governo serio. “Da un lato chiudiamo gli italiani in casa ma poi li facciamo andare in tutto il mondo”, può lamentare ancora Bocca. Non è così che è partita questa seconda feroce ondata, dallo spinello libero alle Baleari?  
 
La Spagna, con 3,2 milioni di contagi, su una popolazione di 47 milioni di abitati, contro i 3,8 dell’Italia, 60 milioni di abitanti, e una incidenza di 250 casi per 100 mila abitanti, come l’Italia, conta però 75 mila decessi, contro i 110 mila dell’Italia, un buon 15 per cento in meno, e soprattutto non ha le terapie intensive intasate, solo il 18 per cento, ben sotto il limite del 30 per cento, che l’Italia invece supera abbondantemente, 41 per cento – dal 16 per cento della Calabria al 60 della Lombardia. La Spagna ha un sistema sanitario pubblico evidentemente non smobilitato come in Italia – e non tanto in Calabria quanto in Lombardia. E quindi apre gli alberghi, senza limiti.
 
“Le terapie intensive sono salite dal 36 al 40 per cento, con punte del 60 in Lombardia. La soglia sarebbe del 30 per cento. Superarla significa, oltre ad aumentare la possibilità di decessi, anche penalizzare i malati no Covid, cioè rimandare cure indispensabili” – Nico Cartabellotta, Osservatorio Gimbe sul  S istema Sanitario Narzionale, Bologna, sul “Corriere della sera”. Non c’è un articolo del “Corriere della sera”, nelle otto pagine che domenica dedica al Covid, su questa anomalia lombarda.
 
Le  cronache romane scoprono la vigilessa sulla pedana a piazza Venezia – ruolo immortalato da Sordi – perché lo ha fatto il “Guardian”. L’inerzia è totale nei giornali, anche per il “colore”: non ci sono idee, al più si copia, si recupera, si ramazza.
 
Cristina Corbucci, la vigilessa, è laureata in Scienze Politiche ed era funzionaria alla Consip, la centrale statele degli acquisti, ma ha preferito fare il concorso per vigile urbano, lo ha vinto, e a 43 anni si dice soddisfatta.  Da vigile urbano. Potenza di Sordi?  
 
La Ministra spagnola delle Pari Opportunità, informa “il Venerdì di Repubblica”, vuole un cambiamento di sesso libero, senza percorso medico. La vice-presidente del governo e le associazione femministe sono contro, “infuriate”: se un uomo potesse registrarsi come donna senza controlli sarebbe valutato con criteri femminili nelle prove fisiche dei concorsi per poliziotti o pompieri. Ingiusto, il problema è il posto.

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