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giovedì 1 aprile 2021

La Cina al centro

La Cina è Oriente, come la vuole l’Occidente. Anche perché è un paese “a oceano unico”, che guarda a Oriente – sottinteso: a differenza degli Stati Uniti, potenza bioceanica. Ma guarda bene alla sua sinistra, continentale e marittima. La Cina era e si vuole nuovamente Impero di Mezzo.
Nominato di fatto a vita, il presidente Xi ha smesso anche la maschera della Cina accomodante in campo internazionale per rivestire quelli di grande potenza. Moltiplica i contatti con le capitali del mondo, visite, intese, contratti. Ha moltiplicato per dieci i finanziamenti e gli investimenti all’estero – gli investimenti pubblici: quelli privati, anche se con capitale pubblico, sono attivi da due decenni. E ha accresciuto le spese militari. Ritiene Hong Kong già assorbita alla Cina continentale malgrado gli accordi del 1997. E ha riaperto la questione Taiwan.
L’obiettivo dichiarato è di fare della Cina la maggiore potenza mondiale. Un “Oriente” che sta al centro del mondo. In questo quadro lo sviluppo economico e sociale delle aree interne, centro-asiatiche, è un primo passo. Per una maggiore riaffermazione della Cina verso l’Asia centro-occidentale.
La sfida è nell’insieme all’egemonia americana. Ma localmente, di fatto, alla Russia, malgrado gli scambi del presidente Xi con Putin: troppo ingombrante in Asia, e non dimenticato grande nemico della Cina al tempo del presidente Mao.

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