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sabato 17 maggio 2025

Il corso delle cose - il terzo Simenon

La morte, per suicidio, di un recente amico sempre gioviale porta un medico di professione alla scoperta di faglie nelle vite di tutti i giorni, di figli, padri, mariti, mogli, amanti, rassegnati, che seguono il corso delle cose. Senza entusiasmi e senza rigetti. La vita di ogni giorno, un affare di letto qui, una malattia là, lunghe conversazioni, grandi bevute, grandi dolori sottaciuti, per primi a se stessi. Un racconto di mondi modesti. In toni sommessi: il racconto parte moderato, continua lento, finisce adagissimo.
Un terzo Simenon, non quello dei gialli Maigret né quello dei romanzi “duri”, sorprendenti di crudeltà, odii, bassezze, eroismi nella “normalità”. Narratore della vita di tutti i giorni, nelle famiglie, al lavoro e nel tempo libero. Con e senza figli, con gli amici, con le conoscenze, tra incontri più o meno scelti, più o meno casuali. Di un’umanità inguaribilmente grigia, anche a Montmartre, come in questo racconto, e lungo la Senna in campagna fuori Parigi. E specialmente a letto.
L’ultimo dei romanzi scritti da Simenon in America, nel 1955. Alla fine dell’autoesilio di dieci anni che si era imposto nel 1945 per sfuggire alla canea del collaborazionismo – ne era colpevole il fratello, per questo condannato a morte (rifugiatosi nella Legione Straniera, era morto due anni dopo nella guerra d’Indocina). Un racconto che prende rilievo nell’autobiografia: in America aveva abbandonato la moglie “Tigy”, insieme alla quale aveva vissuto gli anni migliori, per sposare una segretaria che lo eccitava ma non amava – e con la quale continuerà una vita sessuale disordinata e  insoddisfacente – il Simenon di “una puttana al giorno”.
Il corso della vita. Con molto parlato, in modi ordinari, di cose ordinarie. Con una strana svista: la protagonista, moglie fedele, ha un numero imprecisato, una dozzina, due dozzine, di aborti spontanei – un miracolo. A pochi mesi peraltro l’uno dall’altro. Si direbbe di un amore tragico. O di un modo di essere svampito.   
Georges Simenon,
Il grande Bob, Adelphi, pp. 166 € 19

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