Cerca nel blog

martedì 3 giugno 2014

L’euro corda dell’impiccato - 2

Non si analizzano le origini, che pure sono solide, del voto anti-euro di domenica 25. Ne diamo i fondamentali come “Gentile Germania” li aveva tratteggiati, 2da parte:
 “L’euro, spiega de Grauwe, cambia la natura della sovranità monetaria dei paesi membri, per il semplice fatto che essi non hanno nessun controllo sulla “loro” moneta. Meglio: sottrae loro la sovranità monetaria, senza proteggerli con l’euro. Essi sono quindi preda ideale, indifendibile cioè, della speculazione. Sono “degradati allo status di economie in via di sviluppo”, scriverà de Grauwe nel 2011 – era il caso dell’Italia. È reso inoltre impossibile “l’uso degli stabilizzatori automatici in caso di recessione” – di nuovo l’Italia. La crisi dei debiti pubblici europei è scoppiata non a causa dei fondamentali (livello del debito, solvibilità) ma per la carenza di liquidità indotta dalla Bce. Questo non succede negli Usa: la Federal Reserve sempre sostiene il debito, da ultimo nella crisi bancaria del 2007.
“L’analisi di De Grauwe è confermata dai fatti: 1) sono stati i dirigenti della Bundesbank, Stark, Weber e Weidmann, a impedire e contrastare l’azione della Bce, col blocco del consiglio direttivo della Banca e con dichiarazioni minatorie – Weber e Weidmann sono pure consiglieri ascoltati di Angela Merkel; 2) il governo Merkel ha voluto che la crisi greca - bancaria e debitoria - scoppiasse, e in modo da impedirne il risanamento. Ha imposto alla Grecia il rientro immediato dal debito, e insie-me la recessione e la disintegrazione dell’amministrazione statale, che il debito avrebbe dovuto gestire. Mentre mobilitava in chiave sciovinista l’opinione pubblica e influenti centri di potere, la Bundesbank, la Deutsche Bank, Volkswagen, l’Ifo di Mo-naco, Istituto per la congiuntura, il settimanale Der Spiegel.
“Il “modello greco”, benché i suoi effetti nocivi fossero già noti, il governo Merkel ha voluto quindi applicato al Portogallo e alla Spagna. Che non hanno un debito elevato ma banche deboli. E per due anni ha applicato all’Italia, che ha banche solide ma un debito elevato. È lo schema degli Orazi e Curiazi, ma inventato non è: è così che gli eventi si sono svolti. Allo scoperto, la Germania come sempre non si è nascosta, piena di buone ragioni come sempre lo è stata in passato”.

Nessun commento: