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mercoledì 4 giugno 2014

Il silenzio dell’amore e altre passioni

“Il silenzio non  esiste in natura”, esordisce il poeta milanese. Nella natura animata no, in quella inanimata per la verità non lo sappiamo. Non ci siamo posti il problema, il transumanismo ora ce lo potrà risolvere – il fisico de Gennes premio Nobel ha cercato a lungo le origini dei linguaggi parlati, dei suoni, nei fossili e non ce le ha trovate.  L’etimologia non aiuta, le sibilanti della parola neppure, sono rumorose.
Franco Loi ne sfiora la natura nell’amore – “il confine fra il dire e il tacere nell’empito dell’emozione”. L’amore, si può aggiungere, che più è sentito quanto più è taciuto, a parole, compresso e non disperso – quanto della banalizzazione oggi dell’amore non va con la banalizzazione del detto, per cui tutti sono tesori e amorucci (ci voleva un Pascal per dirlo, un quasi prete: “In amore un silenzio vale più di ogni altro discorso”). E poi procede per tentativi. Nella memoria, specie nella “diaristica o i memoriali della vecchiaia” - ma purtroppo non solo di quella: lo stesso Loi ha ricordi di quando aveva sei-sette mesi. Nella paura. Nel sogno. Nell’ascolto, che i papi hanno rimesso in circolo – sarà questa l’epoca della distrazione? Nella ricerca del nulla, “da Budda a Nietzsche” – la ricerca del nulla, c’è anche questa filosofia. Con nove notevolissime poesie inedite.
Franco Loi, Il silenzio, Mimesis, pp. 60 € 4,90


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